Coronavirus. Vaccino in Italia: da metà gennaio per 6,5 milioni di persone. Da domenica la Lombardia in zona gialla

Il piano italiano per la vaccinazione prevede che siano distribuite 28 milioni di dosi entro la fine del mese di marzo

Dovrebbero essere oltre 28 milioni le dosi di vaccino contro il Coronavirus a disposizione dell’Italia entro fine marzo, con un hub in ogni regione e una app per prenotare la visita oltre a un’indagine sierologica per monitorare la risposta al farmaco della popolazione. Questo è quanto prevede il piano italiano per la vaccinazione contro il Covid-19 che sarà messo in atto a partire da gennaio, una volta che sarà arrivato il semaforo verde da parte dell‘EMA (Agenzia Europea del Farmaco), che dovrebbe arrivare entro il 29 dicembre.I primi a essere vaccinati, a partire dalla metà di gennaio, secondo le tabelle del Ministero della Salute, saranno 6,5 milioni di persone: 1,4 milioni di operatori sanitari e socio sanitari, 570mila tra membri del personale e ospiti di RSA, 4,4 milioni di anziani over 80.

Vaccino contro il Coronavirus in Italia da gennaio. Lombardia diventa zona gialla da domenica

Nel frattempo, in attesa del via libera al vaccino contro il Coronavirus, la Lombardia, i cui abitanti sono stati costretti al confinamento fin dal DPCM introdotto ai primi di novembre dal Governo Conte, potrà, a partire da domenica 13 dicembre, tornare finalmente a essere “zona gialla”. Ad annunciarlo lo stesso governatore regionale, Attilio Fontana. “Da domenica –ha detto Fontana – la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla. Il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore. Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio. Esorto tutti a continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus. Forza Lombardia!”.

Le nuove regole, per la Lombardia, entreranno in vigore, con l’ordinanza, da domenica 13 dicembre: tornerà l’apertura di ristoranti e bar e la possibilità di spostarsi all’interno del territorio regionale (tranne, come previsto dal nuovo DPCM, nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno). Se la Lombardia è soddisfatta, i malumori per la scelta di impedire gli spostamenti nelle giornate festive hanno raggiunto il vertice della Conferenza delle Regioni. “Non dico di togliere il divieto di mobilità tra Comuni a Natale, Santo Stefano o Capodanno. Dico almeno di derogare per chi va dal papà o dal nonno, per non lasciarlo solo, casi estremi. L’abbiamo chiesto proprio in termini di buon senso“, ha infatti detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e proprio della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini a “Oggi è un altro giorno” su Rai 1.