Vaiolo delle scimmie: pronta a partire la campagna vaccinale

In Italia sono 505 i contagiati dal vaiolo delle scimmie, 501 dei quali uomini. Il vaccino esiste già, anche se dosi al momento scarseggiano. Ma la campagna vaccinale (che non sarà di massa) è pronta al via, non appena il Ministero comunicherà le categorie di persone più a rischio da cui partire

Con una pandemia come quella del Covid 19 ancora in corso, certo non si sentiva l’esigenza di un nuovo allarme sanitario. Invece, il vaiolo delle scimmie inizia a preoccupare non poco le autorità e la popolazione. Senza allarmi inutili, per carità, visto che la situazione appare ancora sotto controllo, ma, proprio visti i precedenti, meglio farsi trovare pronti.

Il vaiolo delle scimmie colpisce al 98% gli uomini

Secondo l’ultimo report del Ministero della Salute, i casi di vaiolo delle scimmie in Italia sono attualmente 505, quasi unicamente tra gli uomini (501 casi, contro le sole 4 donne).
Innanzitutto è bene sapere che la malattia non è particolarmente pericolosa né contagiosa per le persone sane, provocando vescicole sulla pelle, febbre e spossatezza per 2 o 3 settimane.
Per questo, la campagna di vaccinazione che è pronta a partire non sarà certo una vaccinazione di massa.
Il vaccino esiste già, ed è lo stesso sviluppato contro il vaiolo umano già nel 1980. Al momento scarseggia in quanto, proprio grazie alla sua efficacia, il vaiolo è stato debellato, ma l’Europa ha già acquistato diverse dosi, 16 mila delle quali destinate all’Italia. 5.200 sono già arrivate e si attendono solo le linee guida del Ministero per iniziare le somministrazioni.
Linee guida che non concernono tanto le modalità ormai consolidate di somministrazione (due iniezioni a distanza di almeno 28 giorni), quanto le priorità delle categorie di persone da vaccinare.

Vaccino e responsabilità individuale

Come detto, la stragrande maggioranza dei contagiati sono uomini, molti dei quali hanno avuto partner multipli di cui alcuni anonimi. Il virus, come riporta la Fondazione Veronesi: “Può trasmettersi da uomo a uomo ma con molta difficoltà. Le infezioni avvengono prevalentemente per contatto incidentale con animali infetti o con persone che hanno soggiornato in zone a rischio. Il contagio avviene per contatto diretto con le lesioni, con i fluidi corporei (in particolare con i rapporti sessuali) e con gli indumenti contaminati”.
Conoscere le modalità di trasmissione è fondamentale per decidere le priorità riguardo le persone da vaccinare: negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia, per esempio, la precedenza è stata data agli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, a chi ha avuto contatti a rischio, agli uomini che hanno avuto partner multipli, specie se con sconosciuti”.
È bene sottolineare come il fatto che la diffusione sia particolarmente elevata tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini non indichi in alcun modo che il vaiolo delle scimmie colpisca in base all’orientamento sessuale, ma è unicamente un indice di quale sia la sua modalità di trasmissione più comune. Per questo, l’OMS ha sottolineato come, al di là del vaccino, sia fondamentale “la responsabilità individuale”.
La circolare del Ministero della Salute italiano ha imposto l’isolamento per chi risulta positivo e l’astensione dai rapporti sessuali, oltre a evitare il contatto con gli animali.