Vivere sempre l’attesa di accogliere l'”altro” mio figlio

pietra_news1Solo chi è stato un figlio, amato e accolto, può comprendere la gioia e la felicità di un padre che riaccoglie quel figlio che sembrava, per sempre, perduto. Ma anche l’ansia di chi sulla soglia della porta, scruta, in trepida attesa, l’infinito dell’orizzonte per scorgere anche una sola traccia di chi potrebbe diventare l’ “altro ” mio figlio: e il cuore si apre alla speranza.

Mara e Gianluca Pizzi, commentando la nota parabola del” figliol prodigo”, ci invitano a riflettere sul momento magico dell’incontro dopo una lunga , estenuante attesa.

 Seguono le intenzioni di preghiera per il Rosario per i bambini abbandonati.

 

 

 

“Vivere sempre l’attesa di accogliere l'”altro” mio figlio”

 

 

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 15, 25-32)

 

Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

 

Commento

Questa conosciuta Parabola, ‘tocca’ il cuore del nostro essere persone in relazione. Gesù la narra agli scribi e ai farisei che lo giudicavano per l’accoglienza data ai “peccatori”. È la risposta più delicata e nello stesso tempo più forte al loro ‘mormorare’, non diverso a volte dal nostro mormorio, espressione di paure e di incapacità di ‘vedere bene’.

“Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo” questo ci dice supplicandoci Dio nostro Padre, questa è la sua disarmante dichiarazione d’amore incondizionato, di fronte al nostro meschino calcolo del “capretto negato” o forse sarebbe meglio dire mai “chiesto”.

Dio Padre ci ama a prescindere, non dobbiamo fare nulla per “meritarcelo”, è solo perché spesso ce ne dimentichiamo o non lo vogliamo riconoscere, che ci affanniamo nel tentativo di guadagnarci il suo favore, quando invece Lui ‘liberamente’ ci ha già dato tutto.

È grazie all’incontro con il fratello “che si allontana e poi si riavvicina” che possiamo, come lui, “rientrare in noi stessi” e riconoscere l’amore gratuito del Padre. È un amore assoluto che non prevede ne chiede alcun tornaconto, che ci raggiunge esattamente lì dove siamo, lontano o vicino.

Come già genitori o in attesa, è bello poterci ricordare prima di tutto di ‘essere figli amati’, per trarre da Dio Padre la forza di amare con la medesima intensità i nostri figli. Essi, sono “altro da noi”, piccoli o grandicelli sono ‘già persone donate alla vita’ e affidate alle nostre cure. A noi sta accompagnarli, proteggerli, sostenerli, accoglierli e amarli senza condizioni.

 

Preghiamo

Nel primo mistero – Preghiamo per tutti i bambini e ragazzi abbandonati perché possano conoscere e vivere, attraverso l’amore di un papà e di una mamma desiderosi di accoglierli, l’amore filiale di Dio Padre che mai si dimentica di loro.

 

Nel secondo mistero – Preghiamo per tutte le coppie che sono in attesa di incontrare il loro figlio, perché l’immaginare, il sognare con fiducia il momento del loro primo incontro, li sostenga e li aiuti a vivere questo tempo di attesa.

 

Nel terzo mistero – Preghiamo per tutti coloro che avendo a cuore i bambini e ragazzi abbandonati, operano all’estero in paesi sofferenti e in situazioni rischiose, affinché lo Spirito di Vita sostenga ognuno, li accompagni e li protegga.

 

Nel quarto mistero – Preghiamo per tutti i genitori che hanno figli in età dell’adolescenza. Perché nella comprensione del bisogno dei figli di cercare di capire ‘chi sono’, confermino e rafforzino l’accoglienza e l’amore per loro proprio quando si allontanano.

 

Nel quinto mistero – Preghiamo per colui che in questo tempo verrà scelto come successore di Pietro. Possa egli continuare nella guida della Chiesa con forza e saggezza, nella testimonianza che l’amore misericordioso e assoluto di Dio Padre, è più forte di ogni male e ogni abbandono che viene dal mondo.