Kenya. Con l’approvazione del “Children Bill” sarà revocata la moratoria per l’adozione internazionale.

Una nuova legge sulla protezione dei minori del Kenya, “Children Bill”, è in attesa di approvazione dal Governo per poi passare al vaglio del Parlamento.

E’ un periodo di grande fermento per la legislazione keniota in materia di diritti dell’infanzia e, in particolare, per la protezione dei minori senza famiglia.

In attesa di approvazione la nuova legge “Children Bill”

L’approvazione della nuova legge, “Children Bill”, rappresenta una tappa fondamentale verso la ripartenza delle adozioni nel Paese e un rilancio del sistema di protezione dei diritti dei bambini in stato di adottabilità che aspettano d’incontrare una famiglia che li accolga, che sia in Kenya o all’estero. Un’ importante riforma dell’attuale sistema degli enti stranieri autorizzati all’adozione internazionale che introdurrà procedure più chiare, sia in termini di requisiti richiesti che di adempimento degli stessi.

L’attuale legge in via di riforma era stata approvata dal Kenya nel 2001 per uniformarsi alle obbligazioni derivanti dalla Carta Africana. Nel 2010, il Paese aveva anche approvato importanti riforme costituzionali per conformarsi alla Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e ad altre norme internazionali sulla protezione dell’infanzia.

Le osservazioni del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Già nel 2016 – per esattezza il 21 marzo – nel documento con le “Osservazioni conclusive sui rapporti periodici, dal terzo al quinto, presentati dal Governo del Kenya” (CRC/C/KEN/CO/3-5) a proposito dell’adozione (paragrafo 43) il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza aveva dichiarato di prendere atto della comunicazione del Kenya su una prossima revocata della moratoria sulle adozioni nazionali, ma, al contempo, esprimeva preoccupazione per il fatto che le modifiche alle leggi e ai regolamenti sulle adozioni, incluse le norme del Children Act del 2001, fossero ancora pendenti o in corso di approvazione.

Le raccomandazioni del Comitato e Convenzione dell’Aja 

Il Comitato aveva, dunque, raccomandato al Paese già oltre 4 anni fa di dare impulso alle modifiche al “Children Act” del 2001 e alle altre norme sulle adozioni in linea con l’articolo 21 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che richiede ai Paesi membri di assicurarsi che le adozioni avvengano: nell’interesse dei minori; nel rispetto di procedure che consentano di escludere che dalle adozioni derivi un profitto indebito a materiale per le persone che ne sono responsabili; con i dovuti consensi e nel rispetto del principio di sussidiarietà e preferibilmente nel rispetto di accordi fra Stati.

In quella stessa occasione il Comitato aveva raccomandato al Kenya di accelerare il processo di armonizzazione delle leggi nazionali con la Convenzione dell’Aja del 1993 sulla cooperazione in materia di adozione internazionale e di assicurare che tutte le garanzie previste nella Convenzione fossero rispettate in occasione dell’adozione di un bambino anche verso Paesi che non hanno ratificato la Convenzione.