Adozione internazionale in crisi. La burocrazia. Cambi regione? Devi rifare tutto! (12)

Tra le tante criticità sulle adozioni internazionali c’è anche la questione del cambio di regione. Un’ulteriore difficoltà che solo la buona volontà e la tenacia delle coppie fanno sì si possa superare: ma, ancora una volta, perché il percorso verso l’adozione viene ostacolato anziché facilitato?

L’inchiesta sull’Adozione Internazionale portata avanti da AiBiNews sta suscitando molto interesse e sta raccogliendo tanti racconti di coppie che stanno affrontando (o hanno affrontato) percorsi adottivi lunghi, difficili, molto spesso incomprensibili nelle loro dinamiche e frustranti. Perché, in questo cammino, ogni intoppo è un ostacolo che viene posto non tanto verso il “semplice” raggiungimento di un obiettivo, ma verso il compimento di una vocazione e la soddisfazione di un diritto: quello di ogni bambino di essere figlio.

La testimonianza da cui partiamo, oggi, è stata raccolta durante un incontro informativo sulle adozioni internazionali; un momento in cui le coppie hanno modo di condividere le criticità del percorso burocratico che hanno affrontato.

Le criticità del percorso burocratico

Il cambio di residenza in un’altra regione comporta un nuovo inizio di tutto l’iter con il TM e con i servizi sociali territoriali, indipendentemente dal punto del percorso al quale si era arrivati.

La coppia che ha raccontato la sua disavventura risiede in Friuli Venezia Giulia. I due coniugi hanno raccontano di aver dovuto rifare due volte il percorso, perché hanno cambiato regione di residenza.

Dal momento in cui è stata depositata la disponibilità presso il tribunale dei minorenni competente per la nuova regione, al momento in cui la coppia è stata chiamata dai servizi sociali per iniziare il percorso , sono trascorsi “10 mesi di silenzio” da parte delle istituzioni. Nonostante la sorpresa nell’apprendere di dover ricominciare con la procedura, hanno però trovato sempre persone competenti.

Un’attesa finita solo grazie a una rinuncia

Un’altra coppia, sempre residente in Friuli Venezia Giulia, ha riportato le difficoltà del proprio percorso: particolarmente lungo, visto che il corso con i Servizi Sociali sembrava non partire mai. Poi una coppia ha rinunciato e loro sono riusciti a prendere il loro posto, senza dover attendere altri due mesi in attesa di un nuovo corso.

Ricordiamo, per inciso , che ,secondo la legge la durata di tutto il percorso dalla dichiarazione di disponibilità alla idoneità non dovrebbe superare i 6 mesi: ne abbiamo parlato QUI !

Chiunque può mandare la sua testimonianza (firmata. Non verranno presi in considerazione messaggi anonimi, anche se per rispetto della privacy Ai.Bi. non pubblicherà i nominativi dei protagonisti, così come i Tribunali e i servizi sociali coinvolti) scrivendo all’indirizzo mail ufficiostampa@aibi.it.

Le altre puntate dell’inchiesta si trovano qui;
prima puntata
seconda puntata
terza puntata
quarta puntata
quinta puntata
sesta puntata
settima puntata
ottava puntata
nona puntata
decima puntata
undicesima puntata

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it