Adozione Internazionale in crisi: la “via crucis” verso l’idoneità (11)

In questa nuova puntata della nostra inchiesta dedicata all’Idoneità per l’Adozione Internazionale, una coppia racconta la frustrazione e lo sconforto per i lunghi tempi di attesa per ottenere l’“idoneità di cuore”

L’inchiesta sull’Adozione Internazionale portata avanti da AiBiNews sta suscitando sempre più interesse e sta raccogliendo sempre più racconti di coppie che stanno affrontando (o hanno affrontato) percorsi adottivi lunghi, difficili, molto spesso incomprensibili nelle loro dinamiche e frustranti. Perché, in questo cammino, ogni intoppo è un ostacolo che viene posto non tanto verso il “semplice” raggiungimento di un obiettivo, ma verso il compimento di una vocazione e la soddisfazione di un diritto: quello di ogni bambino di essere figlio.
Chiunque può mandare la sua testimonianza (firmata. Non verranno presi in considerazione messaggi anonimi, anche se per rispetto della privacy Ai.Bi. non pubblicherà i nominativi dei protagonisti, così come i Tribunali e i servizi sociali coinvolti) scrivendo all’indirizzo mail ufficiostampa@aibi.it.

Le altre puntate dell’inchiesta si trovano qui;
prima puntata
seconda puntata
terza puntata
quarta puntata
quinta puntata
sesta puntata
settima puntata
ottava puntata
nona puntata
decima puntata

Il tempo per poter costruire la felicità

I lunghi tempi di attesa per ottenere l’idoneità sembrano essere infiniti e la frustrazione è forte nelle coppie che intraprendono questo percorso.
Lo conferma una volta di più il messaggio di due aspiranti genitori che, dopo aver terminato lo studio di coppia a gennaio ha ricevuto l’appuntamento per l’udienza col giudice solo per novembre.
“Davvero la nostra idoneità di cuore non basta e serve una carta ufficiale dal Tribunale per i Minorenni che accerti che possiamo offrire amore? E serve davvero così tanto tempo per avere questo lasciapassare per la nostra felicità?” si chiede la nostra coppia.
Mesi e mesi di attesa solo per portare avanti la trafila burocratica. Un tempo lungo che può essere restituito solo dalla felicità di aver costruito una famiglia.
Questa è la loro lettera:

Chi renderà indietro il tempo perso?

È possibile finire lo studio di coppia a gennaio e ricevere da parte del Tribunale l’appuntamento per l’udienza col giudice a inizi novembre? Tutti questi mesi “persi” chi ce li renderà indietro? Quanto devono lavorare i giudici del Tribunale per i Minorenni della nostra regione? E se anche sono così impegnati, perché non ci è concesso andare in un’altra regione, magari più celere? O se i giudici minorili sono così oberati nel nostro distretto, cosa impedisce di aggiungere forze al loro compito e assumere altri giudici che possano accorciare i tempi di un iter adottivo?
Lo chiedo perché le difficoltà delle Istituzioni italiane ricadono su noi cittadini e vorrei una risposta, responsabile da chi di dovere.

L’idoneità di cuore

La nostra coppia è affranta, perché riteniamo siano eccessivi 10 mesi per una chiacchierata col giudice, per rivedere insieme a lui i punti salienti di una “positiva, anzi molto positiva restituzione”, già ampiamente ricevuta dalle professioniste del Consultorio e per sancire la nostra “idoneità di cuore” su un pezzo di carta.

L’attesa del minore per l’arrivo di una mamma e di un papà

E in questo momento penso a me e a mia moglie, perché sulla nostra pelle viviamo questa ingiustizia, ma il pensiero vola al possibile bambino/a che sta attendendo l’arrivo di una mamma e un papà con dei tempi incerti.
I tempi sono così lenti anche per i minori che vivono e crescono soli, per queste lentezze della burocrazia? Ci sono delle “urgenze” spero, con tempistiche prioritarie, per tutto ciò che concerne le udienze e i passaggi in un iter per l’adottabilità dei bambini, vero?

Tempi di ingiustizia

Questo mi acquieterebbe il cuore, che ora è colmo di rabbia. Mai come in questo periodo è così scottante questa questione, per noi che ne siamo vittime. Ma pensare a questi tempi di ingiustizia verso i bambini è tremendo. Dove potremo, mia moglie d io, saremo cassa di risonanza per questa NON giustizia.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it