Cosa non si farebbe pur di avere un figlio; anche registrare illegalmente, come proprio, un bambino nato all’estero con fecondazione eterologa, da un utero preso “in affitto”. Oppure farsi praticare un taglio sulla pancia, per fingere un parto cesareo, addirittura gemellare.

Adottare sotto casa: in Umbria si può. Si inaugura il primo dicembre 2013 il punto informativo di Ai.Bi. a Perugia, che porta a 16 il totale delle regioni in cui Amici dei Bambini è presente.  

Riunire un gruppo di sostenitori per finanziare una “borsa adozione” ogni anno, ovvero consentire a una coppia in difficoltà economica di adottare un bambino all’estero senza sostenere alcuna spesa: è questa l’idea che sta dietro alla costituzione del primo “Club per l’Accoglienza” di Amici dei Bambini.

La speranza di tanti bambini rumeni senza famiglia sono le coppie rumene residenti all’estero. Infatti dopo quasi dieci anni l’ ORA ha riaperto le adozioni internazionali, ma solo per i rumeni residenti all’estero e per le coppie miste.

Come sarebbe vivere con due genitori dello stesso sesso? Il settimanale “Tempi” cerca di ricostruire, con un racconto insieme ironico e divertente, la giornata tipo di una coppia di fratellini, alle prese con papi 1 e papi 2.

Della Siria non si sente quasi più parlare, nei telegiornali, ma lì si continua a morire ogni giorno. E la conta più drammatica è quella dei bambini che hanno perso la vita dall’inizio del conflitto, nel 2011: 11.420 minori al di sotto dei 17 anni.

Un primo, timido passo verso lo sblocco delle adozioni internazionali in Kyrgyzstan è stato fatto: il Ministro per le Politiche Sociali, Kudaibergen Bazarbayev, ha annunciato una riforma per l’accreditamento degli enti internazionali autorizzati a operare nel paese.

Si riporta  il comunicato stampa emesso dell’Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie sulla sentenza della Corte Costituzionale che smantella la segretezza del parto anonimo in nome del legame di sangue.

È arrivato anche quest’anno, con grande gioia di quanti lavorano per restituire il sorriso a molti come lui: il duecentesimo bambino adottato da Amici dei Bambini. È cinese, ha due anni e si chiama Yumo Simone; i suoi genitori fanno parte del gruppo di 11 coppie appena rientrate dalla città di Xi’an, in Cina, dove hanno potuto conoscere i propri bambini.

Ci sono consuetudini legate strettamente al Natale ed eventi che ci ricordano che è possibile rendersi utili compiendo gesti semplici ma efficaci: è il caso de “Il Bello che fa Bene”, l’iniziativa organizzata da Ai.Bi. giunta quest’anno alla dodicesima edizione.