Mese: Gennaio 2016

Crisi dell’adozione internazionale: sotto i riflettori l’inefficienza della Cai

Nel pieno dibattito sulla stepchild adoption – ovvero l’adozione del figliastro nelle coppie gay: una soluzione che riguarda solo poche centinaia di casi – si inserisce l’interpellanza urgente presentata alla Camera dal gruppo di Scelta Civica, con l’onorevole Paola Pinna come prima firmataria e sottoscritta da altri 19 deputati, di cui 13 di Scelta Civica e 6 di Democrazia Solidale-Centro Democratico.

Non dovrebbero esistere gli affidi sine die

Non dovrebbero esistere gli affidi sine die. Purtroppo però esistono e sono la stragrande maggioranza degli affidi. Lo sappiamo bene. Purtroppo il nostro legislatore, quando ha formulato la legge non ha saputo distinguere tra difficoltà temporanee e difficoltà irreversibili. Anzi direi che ha proprio omesso questo argomento. Ha solo pensato a difficoltà temporanee della famiglia! E il risultato è che abbiamo tanti ragazzi che vivono come in un limbo…Io da un certo punto di vista sono favorevole all’adozione mite, ma gli incontri dei ragazzi con i genitori o parenti devono essere volontari non obbligati.

Family Day. Vilma Barel (Ai.Bi. Friuli): “La famiglia torni al centro: l’educazione dei figli e la formazione dei genitori sono state troppe volte dimenticate”

Quando si parla di famiglie, la priorità sia l’educazione dei figli e la formazione degli aspiranti genitori, non i presunti diritti che poco hanno a che fare con il vero interesse dei minori. Parole di Vilma Barel, coordinatrice regionale di Amici dei Bambini in Friuli Venezia Giulia.

La psicologa “I bambini hanno diritto ad essere accolti da una coppia che faciliti il più la possibile la costruzione di quel difficilissimo puzzle che è la loro vita: UNA MAMMA E UN PAPÀ!”

In questi giorni si fa un gran parlare di “stepchild adoption”, di diritti degli adulti, dei bambini, di Family Day, di cosa sia meglio o peggio per gli uni o per gli altri. Molti salgono in cattedra e danno la propria lettura dei fatti perdendo molte volte di vista l’unica cosa veramente importante: il bene dei bambini. Parlano le famiglie, parlano gli omosessuali, parlano i politici. E i bambini? Chi può farsi realmente loro “portavoce”? Chi sa interpretare fino in fondo i loro bisogni? Riportiamo il parere di una psicologa, Lucia Ciaramella, che esprime il suo pensiero in un post di facebook che in pochi giorni sta riscuotendo molte reazioni e commenti.

Roma. Di Biagio (Ap) “Stepchild adoption per assecondare l’egoismo di una piccola lobby”. Griffini (Ai.Bi) “Perché tanto interesse per soli 529 casi in tutta Italia?”

L’introduzione della stepchild adoption è “inaccettabile sotto il profilo etico, sociale e culturale. Sorge il dubbio che per assecondare l’egoismo di una piccola lobby si tratti come oggetto il minore abbandonato“. E’ quanto ha sottolineato il senatore di Area popolare, Aldo Di Biagio nel corso della conferenza stampa che si è svolta il 27 gennaio al Senato con il deputato centrista Alessandro Pagano, il vicepresidente del Centro Studi Livatino Filippo Vari, il presidente dell’Associazione Amici dei Bambini Marco Griffini e Paolo Maria Floris del Comitato ‘Difendiamo i nostri figli“, promotore del Family Day.

Sostegno a distanza Nepal. Piccoli poliglotti grazie a un SaD

I bambini del Centro Paani in pochi mesi imparano a scrivere tutti i caratteri sia dell’alfabeto nepalese che di quello inglese e i numeri da 1 a 15. Per la felicità delle loro maestre e delle loro mamme, tengono i quaderni ben ordinati e svolgono tutti i compiti scolastici, preparandosi a diventare gli uomini e le donne di domani. Piccoli grandi miracoli del Sostegno a Distanza Nepal.

Le difficoltà di conciliazione lavoro/famiglia per la donna italiana

La grave crisi economica che ha attraversato il Paese per lunghi anni e dalla quale stenta ancora ad uscire, ha avuto un impatto del tutto particolare sulla vita professionale delle neo-madri. Lo sottolinea l’ISFOL in una indagine presentata il 10 dicembre, nella quale si ricordano i dati diffusi nei mesi scorsi dall’ISTAT sulle donne che perdono il lavoro alla nascita di un figlio.