Ogni malato di Covid non vaccinato costa alla collettività 4 mila euro al giorno

Nella regione Piemonte dei 142 ricoverati nelle terapie intensive il 70% sono pazienti non vaccinati. Cosi i no-vax “arricchiscono” le aziende farmaceutiche

Una delle obiezioni più utilizzate dai complottasti dei vaccini è quella che vorrebbe le multinazionali farmaceutiche interessate a promuovere le vaccinazioni per guadagnare dalla vendita dei vaccini. Un ragionamento che non sta in piedi fin da subito, perché i farmaci che le stesse aziende farmaceutiche venderebbero per provare a curare i malati di Covid frutterebbero guadagni decisamente maggiori che non quelli derivanti dai vaccini.

Fino a 4 mila euro al giorno la spesa per un malato di Covid non vaccinato

Tutto questo senza contare quanto, invece, un non vaccinato che si ammala di Covid finisca per costare a tutta la comunità, in termini di spese per i farmaci, ma anche di intasamento degli ospedali, rimando di altre terapie, aumento di posti letto, ecc.
A fare i conti ha provato La Stampa, interrogando il dott. Sergio Livigni, coordinatore dell’area sanitaria ospedaliera del Dirmei e direttore del dipartimento Dea Asl Città di Torino. “Il ricovero di un non immunizzato in rianimazione – si legge nell’articolo ripreso anche da Open – costa fino a 4 mila euro al giorno”. Si tratta di una media che prende in considerazione diversi fattori: dai farmaci, alla necessità di intubare o meno il paziente, fino alla necessità di ricorrere alla circolazione extracorporea. Si parla di pazienti non vaccinati in quanto è ormai chiaro che per chi ha completato il ciclo vaccinale i ricoveri sono più rari e, comunque, la malattia ha in genere un decorso più breve.
Prova ne sia il fatto che la settimana scorsa, dei 142 ricoverati nelle terapie intensive piemontesi, il 70% erano pazienti non vaccinati. Sempre secondo La Stampa, il loro costo, giornaliero, si aggira sui 450 mila euro (parliamo del solo Piemonte), da qui il conto dei 4 mila euro al giorno per paziente.

I costi indiretti difficili da quantificare

Il conto tiene in considerazione i costi diretti di terapie e farmaci, ma il totale è molto più complesso da considerare, perché ancora di più sono i costi indiretti, ovvero tutta quella catena di conseguenze che l’intasamento delle terapie intensive e il dirottamento di tutte le forze mediche sui pazienti malati di Covid comportano: parliamo di rallentamento delle prestazioni, trasferimenti da un reparto all’altro o da un ospedale all’altro, attivazione di nuovi posti letto e aumento delle liste d’attesa. Tutte voci dalle quali le aziende sanitarie e farmaceutiche avrebbero solo da guadagnare, ben più che dalla vaccinazione a tappeto di tutta la popolazione.