Nel 2026, altri 6 milioni di bambini non potranno andare a scuola

Con i tagli agli aiuti umanitari di diversi Paesi si prevede che i bambini che non avranno accesso all’istruzione saliranno da 272 a 278 milioni. La situazione più allarmante in Africa

A volte i numeri, per quanto chiari, non riescono a trasmettere bene ciò che rappresentano. Se diciamo “6 milioni”, per esempio, capiamo subito che si tratta di un a cifra enorme. Ma enorme quanto? Cosa significa, realmente, 6 milioni di bambini?

Come 75 stadi di San Siro

Proviamo a fare un piccolo esperimento, allora: immaginiamo lo stadio di San Siro di Milano, gremito di 80mila spettatori. Ogni seggiolino occupato e la percezione, pazzesca, di essere circondato da una folla immensa, urlante, colorata… È una sensazione quasi fisica, per chi l’ha provata, e molto più immediata e chiarificatrice di quanto o sia un semplice numero: 80mila.
Bene, ora prendiamo quello stadio di San Siro e cloniamolo, mettendo ogni copia una accanto all’altro: per arrivare a 6 milioni, servono 75 stadi! Tutti strapieni e urlanti allo stesso modo.
Se, poi, immaginiamo quei 75 stadi pieni solo di bambini, riusciremo forse ad avere un’idea più chiara di quanto sia terribile la notizia, riportata in una recente analisi di Unicef, che entro la fine del 2026 saranno, per l’appunto, 6 milioni in più i bambini che non avranno più la possibilità di frequentare la scuola.
E fermiamoci a questo numero, che già fa spavento, mettendo tra parentesi che questi 6 milioni di bambini si aggiungono ai 272 milioni che a scuola già non ci vanno e che, quindi, saliranno a 278 milioni, perché in questo caso di stadi di San Siro ne servirebbero 3.475, e si torna al problema di una grandezza che non si riesce nemmeno a immaginare.

L’Africa il continente più colpito

L’allarme arriva a seguito dei previsti tagli ai fondi destinati agli aiuti umanitari da parte di alcuni governi, Stati Uniti in testa. Ma al di là di chi “abbia lanciato il sasso”, le conseguenze saranno inevitabili per tutti, specie nei Paesi più poveri nei quali l’istruzione dipende in maniera massiccia dagli aiuti umanitari.
Lo abbiamo scritto più volte: garantire il diritto all’istruzione è, per esempio, una delle principali finalità dei progetti “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio”, che Ai.Bi. Amici dei Bambini porta avanti in diversi Paesi, con un’attenzione particolare per quello che riguarda l’Africa, Continente che sconta una lunga storia di divisioni e difficoltà e in cui problemi di questo tipo si manifestano con maggiore veemenza e urgenza.
Amici dei Bambini, attualmente, in Africa, ha attivi progetti di Adozione a Distanza in Ghana, Kenya, Marocco, Repubblica Democratica del Congo, ma è presente anche in Burundi, Congo Brazzaville, Nigeria e Tunisia con progetti di Cooperazione e con l’Adozione Internazionale.
Perché, lo specifica la stessa ricerca, sarà proprio l’Africa a subire l’impatto più forte per quanto riguarda la perdita di accesso all’istruzione, in particolare negli Stati dell’Africa occidentale e centrale, dove 1,9 milioni di bambini rischiano di perdere la possibilità di andare a scuola, mentre altri 1,4 milioni sono a rischio in Nard Africa e in Medio Oriente.

Un impegno da condividere

Ed è fondamentale ricordare che perdere l’accesso alla scuola non è una questione che riguarda solo l’istruzione e, dunque, il futuro dei bambini (anche se già questo potrebbe comunque bastare…), perché in molti contesti poveri poter andare a scuola significa anche la garanzia di almeno un pasto al giorno, significa avere assistenza e, comunque, entrare in contatto con una realtà che “sa chi sei” e che, grazie a tutti gli aiuti di operatori, volontari e sostenitori, cerca di prendersi cura di ogni bambina e ogni bambino, specie i più soli e abbandonati.
Ecco perché l’impegno di Ai.Bi. non verrà mai meno, ed ecco perché proprio verso l’Africa si concentrano e si concentreranno i maggiori sforzi e le attenzioni, naturalmente senza dimenticare tutti gli altri contesti in cui Amici dei Bambini è attiva e presente da oltre 40 anni.
Ma chi conosce Ai.Bi. ormai lo sa: finché ci sarà nel mondo anche un solo bambino abbandonato, Amici dei Bambini sarà presente per garantirgli il diritto di essere figlio. E i figli, si sa, devono anche poter andare a scuola!