Albenga (Sv), con “La fortuna si diverte” la commedia trasforma in solidarietà

teatro albengaTorna il teatro solidale in favore dell’infanzia abbandonata. Con la commedia “La fortuna si diverte”, la società di produzione Primafila Srl sostiene i progetti di Amici dei Bambini in Italia e nel mondo. Proprio ad Ai.Bi. infatti sarà devoluta parte dell’incasso dello spettacolo che andrà in scena giovedì 2 aprile al Cinema Teatro “Ambra” di Albenga, in provincia di Savona. Due le repliche previste: la prima alle ore 16 e la seconda alle ore 21.

“La fortuna si diverte” è la più celebre e rappresentata commedia di Athos Setti, che la scrisse nel 1936. Il protagonista è Alfredo che in sogno riceve la visita nientemeno che di Dante Alighieri. Il poeta gli suggerisce 4 numeri da giocare al Lotto, assicurandogli la vittoria, ma avvertendolo anche quelle cifre rappresenteranno la data della sua morte. Alfredo gioca i numeri e naturalmente vince. Si trasferisce quindi in un nuovo e costoso appartamento, per la felicità della sua famiglia che festeggia e si adatta al nuovo stile di vita. L’unico che non riesce a gioire è proprio Alfredo, terrorizzato dall’infausta previsione e bloccato nell’attesa della sua imminente morte. La vicenda andrà avanti tra dialoghi e situazioni surreali, fino all’immancabile colpo di scena  finale.

L’impronta quasi grottesca dei suoi personaggi e la trama popolare ma di forte efficacia hanno reso “La fortuna si diverte” una delle più gustose e spassose commedie del repertorio di Athos Setti. Un testo che divenne talmente popolare da essere ripreso anche da Ettore Pratolini, Angelo Musco ed Eduardo De Filippo che ne trassero versioni rispettivamente in romanesco, siciliano e napoletano.  Ancora oggi la commedia conserva un’innegabile freschezza e una spiccata “teatralità”, che ne permettono la messa in scena, pur in un contesto sociale profondamente mutato rispetto ai tempi in cui fu scritta.

Poco si sa del suo autore. Nato a Livorno nel1901, Athos Setti fu autore di molte opere teatrali caratterizzate dalla vivacità dell’azione scenica e dal ritmo incalzante delle trovate comiche, semplici, a volte agrodolci, sempre incentrate sui tradizionali temi della vita e della morte. Morì nella sua città natale nel 1978.