Adozione internazionale. La paura del primo incontro: e se nostro figlio ci rifiutasse?

Cara Ai.Bi.,
io e Francesca abbiamo ottenuto l’idoneità per l’adozione: ciò significa che non manca molto per l’abbinamento al bambino e… per abbracciarlo!1! Ansiosi di averlo tra noi, ovviamente ci chiediamo come sarà il suo arrivo e soprattutto… come sarà per lui stare con noi!
Mettendoci nei suoi panni ci chiediamo: quali possono essere le sue paure? Il bambino potrebbe rifiutare la presenza di uno di noi due, o preferire l’uno all’altra?
In attesa dei vostri consigli
Vi ringraziamo

Alessandro e Francesca.

Carissimi Alessandro e Francesca,

percepiamo la vostra gioia ad ogni riga! Felicissimi per la vostra idoneità, sappiamo che manca poco per stringere a voi vostro figlio!
Dovete sapere che ogni bambino vive le sue esperienze di cambiamento e scoperta del mondo con curiosità e con paura: questo in un figlio adottivo può essere accentuato dal suo passato. La paura di essere nuovamente abbandonato, di non essere accettato e amato per ciò che è o la paura che non corrisponda alle aspettative dei genitori sono spesso presenti in un figlio adottivo. Nello stesso rapporto con voi due potrebbe esserci una sorta di “preferenza”, dettata dal suo vissuto. Per esempio, un bambino cresciuto in istituto interagisce con molte figure femminili e potrebbe quindi essere facile per lui identificare la madre come una delle donne “di turno” che si sono prese cura di lui.

Questo non è né un attacco né un rifiuto della presenza del genitore ma semplicemente la conseguenza di un periodo: nessuno dei due dovrà infatti sentirsi “meno genitore”; anzi gli schemi mentali e cognitivi sul valore delle figure genitoriali si modificherà con la crescita.

E’ bene che voi sappiate che ogni bambino, sia esso figlio adottivo o “di pancia”, seguendo le tappe evolutive della crescita, alterna momenti di attaccamento verso il padre o la madre.
Non abbiate timore di essere ciò che siete destinati ad essere: una splendida famiglia!

In bocca al lupo!!