Adozione a Distanza Kenya. Il sogno di Sister Gladys: salvare i bambini dalla strada

I bambini salvati dalla strada rinascono grazie all’amore e alla fiducia ricevuta” – Sister Gladys, coordinatrice del centro di accoglienza.

Nel corso di una vita al Kwetu, mentre i bambini sono a scuola, ne approfittiamo – racconta la referente di Ai.Bi. in Kenya in un report di missione –  per scambiare quattro chiacchiere con  Sister Gladys, la Coordinatrice del centro Kwetu Home of Peace, con cui Ai.Bi. collabora da molti anni. Una persona che ha dedicata l’intera sua vita ai più fragili e che con amore e passione da anni porta avanti la sua missione: accogliere e riabilitare i bambini di strada, dando loro la possibilità di poter avere un futuro.

Ci racconti di Lei …

Sono Sister Gladys, ma i bambini mi chiamano “shosh”, ovvero “nonna”. Amo molto quando mi chiamano così, significa che mi vedono come una guida – s’imbarazza mentre lo dice – Sono una assistente sociale per professione ed ho lavorato in diversi Centri prima di arrivare a Kwetu, luogo che amo molto. Qui mi occupo di coordinare il Centro, la fattoria, la piantagione ed anche il piccolo dispensario medico del centro.

Cosa offre il Kwetu ai bambini salvati dalla strada?

Il Centro accoglie bambini e adolescenti abbandonati alla strada. Qui gli garantiamo un luogo sicuro e protetto, sostegno psicologico, sostegno scolastico e percorsi per rielaborare i traumi della strada e acquistare nuovamente fiducia in sé, prima di tutto, e nel futuro.  Ai più grandi offriamo la possibilità di partecipare ad attività agricole e sportive. Alcuni fanno parte della banda di ottoni. 69 bambini e tanti casi molto complessi, talvolta, difficili da gestire ma che con il tempo, l’amore e la costanza possono raggiungere traguardi importanti.  Ho notato negli anni come questi ragazzi abbiano la capacità di rinascere grazie all’amore e alla fiducia ricevuta”.

Che storie hanno alle spalle?

Sono bambini e adolescenti con situazioni familiari disastrose e difficili. Alle loro spalle ci sono famiglia spezzate dalla droga e dalla vita di strada, talvolta hanno genitori che hanno passato periodi in prigione o sono ancora lì. Tanti dei nostri ragazzi sono orfani di almeno un genitore ed obbligati a crescere troppo presto. La maggior parte proviene dalle baraccopoli di Nairobi, luoghi dove non esiste l’infanzia, ma solo privazione sfruttamento e abusi: Mukuru, Dandora, Kibera, ed altre”.

Da anni grazie al programma di adozione  e sostegno a distanza di Ai.Bi., il Kwetu Home of Peace garantisce sostegno all’educazione anche al termine dei due anni di riabilitazione. Perché ritiene l’educazione sia importante?

Li incoraggiamo a studiare così che un giorno possano essere indipendenti e sostenere se stessi e la loro famiglia, se ne hanno una. Solo con l’educazione possono capire che non devono accettare le cose così come sono ed identificarsi con la vita di strada, ma che, se lo vogliono, possono avere un futuro. L’educazione è “la chiave per la vita” in queste baraccopoli dimenticate.”

Al termine della chiacchierata Sister Gladys ci accompagna verso il cancello d’uscita. E’ qui che incontriamo John, salvato dalla strada ora frequenta il primo anno di Università.

Siamo certi che grazie all’adozione a distanza tanti altri bambini oggi  ospiti potranno riscattarsi dalla strada e arrivare lontano. Erika, referente Ai.Bi. in Kenya