In Kenya con Ai.Bi. arriva la figura dell’avvocato del minore

Senza nome non esisto! Bambini abbandonati, senza identità, storia e senza diritti: la tutela legale l’unica strada per garantire loro protezione e il diritto alla famiglia

Una delle azioni che contraddistingue gli interventi di Ai.Bi. in Kenya a favore dell’infanzia abbandonata e in grave difficoltà familiare è il supporto legale alle equipe psicosociolegali con cui collabora nel Paese.

Un’esperta legale da tempo sostiene gli istituti affinché si adeguino alle direttive governative nazionali per la protezione minorile.”  – ci racconta la referente di Ai.Bi. in Kenya, Erica Mascaro.

Nel corso dell’ultimo anno, l’equipe di Ai.Bi. in Kenya si è occupata in particolare di assicurarsi che tutti i minori che sosteniamo attraverso l’adozione a distanza avessero un documento d’identità. Ci sono bambini che per il Kenya e la società non esistono. Bambini non registrati ad alcuna anagrafe, che non  hanno un documento d’identità e per questo sono bambini che non esistono agli occhi del sistema di protezione e presa in carico dei minori fuori famiglia”.

In questo processo di restituzione d’identità e presa in carico del bambino al fine di garantirgli protezione, cura e accompagnarlo, ove possibile, al reinserimento in famiglia, la figura del tutor legale, una sorta di “avvocato del minore” è imprescindibile. Offre consulenza e supporto agli operatori locali nella presa in carico del minore che comporta un adeguamento e miglioramento delle procedure adottate dagli istituti.

Al Centro Shelter sono stati organizzati percorsi di formazione e affiancamento agli operatori che avevano difficoltà a prendere in carico la situazione dei minori accolti e a delineare un progetto di vita personalizzato e volto alla deistituzionalizzazione dei minori accolti e al loro reinserimento in famiglia” – continua Erica –Anche al centro Kwetu Home of Peace sono stati raggiunti buoni risultati. Sono state aggiornate le custodie  di 10 ragazzi in poco meno di due mesi, tuttavia c’è ancora molto da fare. La definizione della situazione legale dei bambini accolti negli istituti è decisiva del loro percorso di reinserimento in famiglia o accoglienza in una nuova famiglia. Nel caso del centro Vijiji Home of Light, altro istituto sostenuto da Ai.Bi. attraverso l’adozione e il sostegno a distanza, questo ha portato di recente due dei bambini accolti nell’Istituto a poter incontrare una famiglia affidataria che si prenda cura di loro. Anche in questo Istituto, come negli altri, grazie al supporto legale sono notevolmente migliorare le capacità di gestione dei singoli casi e le procedure di definizione socio legale dei minori accolti e molti adolescenti in procinto di lasciare l’istituto avranno i documenti necessari a poter trovare un’occupazione, una casa e semplicemente accedere ai servizi sanitari.”

I minori senza nome e identità sono dei fantasmi, facili vittime di soprusi, abusi, negazione di diritti e, ancor, peggio traffico” è la tragica realtà di cui ci fa partecipi Erica.

E’ questa la terribile condizione in cui vivono milioni di bambini abbandonati e ospiti negli istituti del Kenya e di tanti altri Paesi, non solo africani, destinati ad essere “nessuno” per sempre. Un nome per un bambino abbandonato è il primo passo per iniziare a costruire la sua identità e il suo futuro all’interno di una famiglia che lo ami.  Un appello al centro di una campagna “Senza nome non esiste” che Amici dei Bambini porta avanti da diversi anni per mantenere alta l’attenzione sul diritto di ogni bambino abbandonato ad avere un’identità e a ricevere la giusta tutela legale affinché vengano garantiti i suoi diritti, primo fra tutti il diritto a vivere e crescere in famiglia.

Chiunque può sostenere i progetti di Ai.Bi. i Kenya attraverso una donazione o attivando un’adozione a distanza.