Marocco. Anuar, care leaver con una storia a lieto fine

Fino a 24 anni è stato in istituto. Oggi, grazie anche al Sostegno a Distanza, è un giovane commercialista

Quelle dei care leaver, cioè dei ragazzi che, dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza in istituto, si trovano a confrontarsi con il mondo esterno, sono storie spesso e purtroppo drammatiche. Di giovani senza punti di riferimento, che si trovano in balia della propria solitudine. Eppure, grazie all’impegno di tante persone, ci sono anche storie a lieto fine. Come quella di Anuar, un ragazzo di 24 anni che sino all’inizio di quest’anno ha vissuto alla Fondation Rita Zniber di Meknes, realtà che collabora con Ai.Bi. – Amici dei Bambini.

Anuar, come la maggior parte dei beneficiari del centro, è stato abbandonato immediatamente dopo la nascita da sua madre e sino all’età di sei anni ha vissuto presso Le Nid di Meknes. A detta delle responsabili dell’istituto, Anuar si è sempre distinto per essere un ragazzo estremamente ambizioso, determinato e che non perde mai di vista il suo obiettivo a lungo termine. Ciò era evidente già durante la sua adolescenza. Anuar ha, infatti, frequentato il liceo scientifico pubblico a Mekness e ha sempre ottenuto il massimo dei voti in tutte le materie. Dopo la scuola tornava in istituto, mangiava e tornava sui libri, specialmente se i compiti a casa erano di matematica. All’età di 18 anni ottiene così il suo diploma e decide proseguire i propri studi.

All’epoca, fece domanda presso l’Università Internazionale di Salè, un università privata conosciuta per la qualità dei propri corsi. Anuar, a seguito dei colloqui, viene preso ma purtroppo la borsa di studio che gli era stata garantita non copre tutte le spese a cui avrebbe dovuto far fronte negli anni a seguire. È così che, non senza un senso di frustrazione e tristezza, il giovane prende la difficile decisione di ritornare a Mekness e fare domanda presso un’altro corso di Economia. Non certo la facoltà dei suoi sogni, ma pur sempre l’unico mezzo attraverso cui poter realizzare il proprio progetto, ossia divetare un adulto indipendente e soddisfatto di se steso e del proprio percorso. A volte si dice che quando si chiude una porta, poi, si apre un portone, per Anuar è stato così. Una volta iscritto all’università a Mekness, infatti, postula per un programma di scambio con un’università negli Stati Uniti, viene peso, e poco tempo dopo parte alla scoperta di Washington.

Oggi Anuar, grazie in primis al suo lavoro ma anche all’amore e al sostegno ricevuto dai responsabili del centro dove ha vissuto per 24 anni, è un giovane commercialista impiegato una compagnia con base a Meknes. Grazie al suo lavoro è riuscito ad affittare un piccolo appartamento in centro dove, finalmente, ha aperto un nuovo capitolo della sua storia.

Con il Sostegno a Distanza di Ai.Bi. – Amici dei Bambini puoi dare il tuo contributo concreto. E, perché no, scrivere un finale positivo alle storie di altri ragazzi come Anuar.