Mondiale dei figli, Francia 800mila, Italia 474mila

Taglio del cuneo fiscale. De Palo (Forum Famiglie): “Mancette. Priorità è far ripartire la natalità”

Assegno unico: “Ancora non è stato neppure convocato un tavolo per confrontarci”

Mondiale dei figli, Francia 800mila, Italia 474milaLe misure a sostegno dei nuclei famigliari contenute nella recente manovra e i loro effetti? “Mancette”, secondo il presidente del Forum delle Famiglie, Gigi De Palo. I bonus bebè e asilo nido prorogati in manovra, il taglio del cuneo fiscale a 16 milioni di lavoratori dipendenti e il reddito di cittadinanza che dà di più ai single o ai nuclei senza figli non convincono il presidente del Forum.

“I numeri – spiega De Palo, intervistato da Repubblicadicono che l’Italia ha un’unica e grande priorità: far ripartire la natalità. Perché solo così ripartono anche i consumi e l’economia. Eppure non riusciamo a fare un passo avanti di qualità rispetto a un assistenzialismo fine a se stesso”.

“Diamo i soldi – prosegue – senza una prospettiva. Senza mettere al centro il tema della natalità. Basta guardare alle ultime tre o quattro manovre. Tutti interventi spot”.

Anche il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti non è convincente. “Chi oggi fa un figlio – dice De Palo – molto spesso non ha un contratto di lavoro dipendente, non prende gli 80 euro e non beneficierà neanche del taglio del cuneo fiscale”

Bonus bebè e per l’asilo nido sono “la ciliegina sulla torta. Ma la torta qual è? Comprendiamo le difficoltà di un governo appena nato, come quello attuale. Ma per la prossima legge di bilancio ci aspettiamo un’inversione di tendenza. Non si può perdere tempo”.

Il riferimento, ovviamente, è all’assegno unico: “Il governo si era impegnato a ragionarne. Poi in manovra il ministro dell’Economia Gualtieri ha scelto la strada dei bonus. E ancora non è stato neppure convocato un tavolo per confrontarci su numeri e simulazioni. Zero”.

La richiesta al Governo? “Di fare le cose. Vedo troppa pigrizia. Non c’è un solo politico che ci dia torto, soprattutto sull’idea di introdurre il quoziente familiare come ha fatto di recente il viceministro Castelli. Poi però si procede a mance e contentini a questi o quelli. Noi siamo un pungolo. Le famiglie non possono scioperare. Portano a scuola i figli, si fanno carico degli anziani e dei figli disabili. Non perdiamo altre occasioni. L’urgenza oggi non è tagliare le tasse, ma farlo con uno scopo”.