Emergenza Coronavirus. Vorrei effettuare una donazione. Sono previsti incentivi fiscali?

Buongiorno,

vorrei effettuare una donazione per la vostra campagna per l’emergenza Coronavirus. Sono previsti incentivi fiscali per chi dovesse donare per questa causa?

Giancarlo

Caro Giancarlo,

Innanzitutto ti ringraziamo per aver pensato a una donazione per l’emergenza Coronavirus. Per quanto riguarda gli incentivi fiscali, una norma del Decreto “Cura Italia” prevede una detrazione per le donazioni effettuate dalle persone fisiche, mentre per le donazioni da parte di imprese è prevista una detrazione su IRES e IRAP. Le erogazioni liberali devono avere come fine il sostegno alle misure di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria.

Emergenza Coronavirus. Donazione e incentivi fiscali: privati e aziende

Per quanto riguarda persone fisiche ed enti non commerciali è prevista una detrazione dall’imposta lorda sul reddito pari al 30% della donazione effettuata. Il tetto massimo previsto per questa detrazione è di 30mila euro, dunque con un importo massimo della donazione pari a 100mila euro. La donazione dovrà andare a beneficio di un ente pubblico (Stato, regioni o comuni), di altre istituzioni pubbliche o di fondazioni o associazioni ufficialmente riconosciute come senza scopo di lucro.

Per quanto riguarda le imprese, la donazione sarà invece integralmente deducibile dal reddito di impresa (IRES), senza limiti per quanto riguarda l’importo. Ai fini IRAP tale importo sarà deducibile nell’esercizio in cui avviene il versamento. Sono agevolate soltanto le donazioni effettuate per il tramite di fondazioni, associazioni, enti o comitati.

Grazie al tuo contributo, che quindi sarà deducibile, Ai.Bi. potrà continuare a garantire materiali e presidi medico sanitari alle nostre comunità di accoglienza per minori, adolescenti e mamme in difficoltà nelle zone più colpite dal COVID19 e offrire sostegno agli ospedali del territorio con i quali collaboriamo, oltre a campagne di prevenzione per bambini, famiglie e operatori e supporto psico-pedagogico a bambini, famiglie e adolescenti più vulnerabili in Italia e nei Paesi colpiti in cui operiamo.

Perché l’#accoglienzanonsiferma.

Staff Ai.Bi.