Storie di Affido. “Due giorni prima di Natale, il dono più bello è arrivato al telefono”… 

“Il nostro Natale è stato ricco come quello di 13 anni fa quando nacque nostro figlio, adesso facciamo lo spazio al secondo, sperando che anche lui possa avere un futuro in una famiglia, che sia la nostra o un’altra, una famiglia che lo sappia amare”.

 Siamo una famiglia veneta, abbiamo un figlio di 13 anni. Il desiderio di donare una famiglia a chi viveva una situazione complessa nella propria è sempre stato nel mio cuore di donna e madre. Quando ero piccola sono stata affidata alle cure di uno zio paterno, mia madre non riusciva a crescerci in modo adeguato, eravamo sempre sporchi e affamati, la sua dipendenza non le permetteva di concentrarsi sull’altro, ma si perdeva in se stessa.

“Ero ribelle perché non credevo di poter essere amata, non mi sentivo amabile…”

 La famiglia di mio zio invece ha saputo creare il nido accogliente che non avevamo mai sperimentato. Ho messo alla prova zia e zio in tantissimi modi, ero ribelle perché non credevo di poter essere amata, non mi sentivo amabile, e mi comportavo di conseguenza. Loro, con infinita pazienza mi hanno costruito un sistema di regole che io non rispettavo, ma loro mi riaccompagnavano con la dolcezza. Dei santi! Poi ho preso il volo, sono riuscita a diplomarmi nonostante avessi perso due anni, poi la laurea in economia e commercio.

Emancipata dal mio passato ingiusto, un passato che nessun bambino dovrebbe vivere, sono riuscita a costruire una famiglia che ha raggiunto un equilibrio tale che… adesso ci sentiamo di poter donare a un bambino la possibilità di un futuro migliore.

“Due giorni prima di Natale, il dono più bello è arrivato al telefono”…

Io e mio marito abbiamo fatto il percorso per l’affido, dopo una formazione con una psicologa e un’assistente sociale siamo stati ritenuti idonei per l’affidamento familiare.

Poi, due giorni prima di Natale, il dono più bello è arrivato al telefono. L’assistente sociale ci ha raccontato di un bimbo di 10 anni che ha bisogno di una famiglia affidataria, un affido consensuale la mamma non è in grado di garantirgli un futuro, dopo 5 anni di tentativi i servizi si sono arresi, è necessario l’affido.

E noi siamo qui, adesso, abbiamo incontrato gli assistenti sociali, a breve si farà l’udienza che decreterà l’affido. Il nostro Natale è stato ricco come quello di 13 anni fa quando nacque nostro figlio, adesso facciamo lo spazio al secondo, sperando che anche lui possa avere un futuro in una famiglia, che sia la nostra o un’altra, una famiglia che lo sappia amare.