10 anni di guerra in Siria non hanno ucciso la speranza

Ai.Bi. rimane determinata nella prosecuzione della sua campagna per il diritto dell’infanzia anche in zone di guerra. A partire dalla Siria

Oggi ricorre il decimo triste anniversario dall’inizio della guerra siriana. Dieci anni di atrocità, sofferenza e negoziati falliti. Ai.Bi. dal 2014 supporta le famiglie più vulnerabili e si impegna come molte altre organizzazioni a lenire i danni che la guerra ha sulle persone.

10 anni di guerra e distruzione

La situazione nel nord della Siria è particolarmente allarmante. Nel nord-ovest, milioni di bambini rimangono sfollati, con molte famiglie che sono fuggite dalla violenza più volte, alcune fino a sette, in cerca di sicurezza. Hanno sofferto un altro lungo inverno – combattendo contro il maltempo, comprese piogge torrenziali e neve – vivendo in tende, rifugi ed edifici distrutti o incompiuti.

Il numero riportato di bambini che mostrano sintomi di disagio psicosociale è raddoppiato nel 2020, poiché l’esposizione continua a violenza, shock e traumi ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale dei più piccoli, con implicazioni a breve e lungo termine.
In questo tragico scenario oltre a lanciare un appello per la pace, come Papa Francesco ha fatto durante l’Angelus di domenica e per il dialogo, Ai.Bi. vuole condividere una storia che parla di speranza, gioco e crescita.

La storia di speranza di Ahmad

Ahmad è uno dei minori beneficiari del nostro progetto per il supporto psicosociale attraverso la creazione di giardini terapeutici in tre scuole nella provincia di Idlib. Ahmad studia in prima media alla scuola Kafruhin ed è uno degli abitanti dell’omonimo villaggio. Come molti altri minori non è originario di questa zona della Siria, ma è stato costretto a spostarsi dalla città in seguito allo scoppio della guerra. Oggi vive con la sua famiglia in questo villaggio di campagna situato tra le dolci colline della valle dell’Aruj. Ahmad è stato uno dei bambini che più si è dimostrato entusiasta dalle nuove strutture installate nella scuola, tanto che durante la prima sessione di attività organizzata dai mostri operatori ha disegnato una serra. Incuriositi gli abbiamo chiesto il motivo, lui sicuro ha risposto: “Voglio diventare un ingegnere agricolo in futuro, mi piace l’idea di lavorare la terra e renderla produttiva per il bene dei miei familiari. Fino a pochi giorni fa non sapevo nulla di agricoltura ma la nuova serra montata nel giardino della scuola ha da subito attirato la mia attenzione e gli operatori mi hanno spiegato a cosa serve. Sono impaziente di imparare tutto quello che c’è da sapere e cominciare a seminare e poi raccogliere i primi frutti e regalarli alle persone a cui voglio bene!”

I sogni di un bambino sono riflesso di speranze, paure e desideri. Ahmad ci ricorda l’importanza di credere in un futuro migliore e in una vita al servizio degli altri. Quando la guerra è iniziata Ahmad aveva un anno, non ha conosciuto altro nella sua vita. Ai.Bi. da 6 anni si impegna perché i minori siriani non si perdano nel vortice di una guerra ingiusta, coltivino i loro sogni e si dedichino al bene della propria comunità. Aiutaci anche tu a contribuire al raggiungimento di una vita dignitosa e sicura per Ahamad e altri milioni di bambini siriani.

Grazie al Sostegno a Distanza, con 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno, è possibile accompagnare i minori siriani e le loro famiglie nella costruzione di un futuro migliore.