Siria. Come aiutiamo, con 1 euro al giorno, le famiglie dei campi profughi…

In sei anni, Ai.Bi. ha raggiunto migliaia di bambini insieme a quel che resta delle loro famiglie, nel territorio di Idlib, ma c’è ancora tanto da fare!

 Nel nord ovest della Siria si è entrati nell’undicesimo anno di guerra.

Il conflitto ha distrutto le infrastrutture, l’economia e le speranze della popolazione civile.

A pagare il prezzo più alto sono i più vulnerabili: donne e bambini. Circa 2,7 milioni di sfollati interni vivono nella Siria nordoccidentale. A fronte di una popolazione totale di oltre 4,3 milioni, il numero di persone bisognose, in questa parte del Paese, è arrivato a toccare la soglia dei 3,3 milioni. Di questi, 3,1 milioni soffrono di insicurezza alimentare acuta e necessitano di assistenza alimentare.

Il rigido inverno e le alluvioni di inizio 2021 hanno messo in ginocchio l’agricoltura e in generale tutta l’economia locale già pesantemente colpita dalle restrizioni dovute ai bombardamenti ed alla pandemia.

L’emergenza coronavirus ha infatti messo in difficoltà le poche strutture ospedaliere presenti e stremato gli operatori sanitari, molto preoccupati della diffusione del virus all’interno dei campi di sfollati interni.

La popolazione siriana ha bisogno del tuo aiuto

Presenti dal 2014 nella provincia di Idlibnel nord ovest siriano, insieme al nostro partner locale Kids Paradise, Ai.Bi. porta avanti iniziative e progetti a favore delle famiglie più vulnerabili attraverso la distribuzione di kit igienici per proteggersi dal contagio da COVID-19, la formazione agro e zoo tecnica, la distribuzione di semenze e bestiame ed infine attraverso il supporto ai piccoli studenti di tre strutture scolastiche locali, dove i nostri operatori gestiscono attività di supporto psicosociale per i minori.

Attraverso i nostri sforzi – racconta Hussein, coordinatore del progetto– cerchiamo di garantire il diritto all’infanzia di ogni minore vulnerabile. Aiutando una famiglia a raggiungere l’autosostentamento, infatti, automaticamente evitiamo strategie di adattamento negative come il lavoro minorile e il matrimonio precoce”.

Dinanzi al dramma di una guerra che non da tregua alla popolazione civile, Amici dei Bambini, vuole continuare a stare a fianco dei più deboli#Nonlasciamolisoli

Abbiamo bisogno di aiuto per garantire:

Beni di prima necessità per i bambini, come coperte, vestiario, scarpe, alimenti per neonati, presidi medico-sanitari;

Spazi protetti di sollievo e di gioco (ludoteche) per i bambini che vivono nei campi profughi e non frequentano più la scuola;

Interventi di supporto psicosociale per minori e famiglie;

Pane quotidiano per la popolazione di Idlib e per le famiglie sfollate.

In sei anni, anche grazie al prezioso aiuto dei sostenitori italiani, Ai.Bi. ha raggiunto migliaia di bambini insieme a quel che resta delle loro famiglie, attraverso interventi di prima e seconda emergenza, nel territorio di Idlib ma c’è ancora tanto da fare!

Con un Sostegno a Distanza di 25 euro al mese, potrai aiutare  anche tu le famiglie e i minori siriani vittime della guerra.

Ai.Bi. ti terrà costantemente aggiornato, con report mensili sull’evoluzione dei progetti. Potrai conoscere le storie dei bambini, condividerne le gioie, le sofferenze, le speranze… insomma diventerà, se lo vorrai, anche “il tuo progetto” e potrai così monitorare da vicino ogni progresso, grazie a costanti aggiornamenti.

#Nonlasciamolisoli