Moldavia. Il tema dell’adozione sotto la lente delle autorità

Tra gli argomenti trattati anche l’importanza di possedere un “Registro Nazionale delle Adozioni” in formato elettronico in modo da facilitare l’abbinamento tra genitori e bambino

“L’adozione – il diritto di ogni bambino ad una famiglia” – è questo il titolo dell’incontro, in presenza, che si è svolto a fine giugno, a Chisinau, in Moldova, tra specialisti nella protezione dei diritti del minore, rappresentanti del Ministero e coppie adottive, sotto la guida di Amici dei Bambini Moldova.

L’evento è stato un vero successo, sia perché le persone erano desiderose di partecipare finalmente ad un evento offline ma anche e soprattutto perché il tema dell’adozione non è sufficientemente preso in considerazione e ci sono veramente poche opportunità (per non dire che mancano) di parlarne ed essere sentiti dall’Autorità Centrale.

La conferenza, pensata inizialmente come una Tavola Rotonda e poi come una conferenza nazionale, si è trasformata, alla fine, in una conferenza internazionale, grazie all’apporto (via zoom) di due esperienze europee.

Il primo contributo ha riguardato il tema dei servizi offerti dal settore pubblico italiano alle coppie adottive prima dell’adozione ed all’intera famiglia adottiva, poi.

La seconda esperienza europea è stata invece portata al pubblico dalla rappresentante della Direzione Protezione dei diritti del minore di Sibiu, Romania, la quale ha condiviso con i partecipanti i meccanismi di abbinamento esistenti in Romania, con accento specifico sui minori “difficili da adottare” ossia “con profilo pubblico”. 

 L’importanza del “Registro Nazionale delle Adozioni”

Si è parlato, inoltre, dell’importanza di possedere un database nazionale, un “Registro Nazionale delle Adozioni in formato elettronico. Non un semplice “excell”, come funziona, per ora, in Moldova, ma un vero e proprio software, pensato come uno strumento valido e utile per tutti gli specialisti dei vari distretti, che possa indicare tutto il percorso del bambino entrato nel sistema di protezione, tutti i servizi di cui ha beneficiato, tutte le sue necessità. Questo strumento dovrebbe facilitare l’abbinamento, come accade in Romania, ad esempio, dove, tramite l’utilizzo di filtri, si riesce a “trovare la coppia più idonea” per un bambino (cercando info relativamente a coppie di tutto il Paese).

In Romania, una volta a settimana, per ogni bambino adottabile presente nel database, viene cercata una famiglia sempre inserita in elenco. Questo vuol dire che, una volta la settimana, gli specialisti sono OBBLIGATI a verificare il database per vedere se non sia apparsa una coppia adottiva idonea per lui!

Non solo teoria ma anche pratica…

Dopo una prima parte rivolta allo scambio di esperienze, i partecipanti sono stati infine divisi in due gruppi: specialisti e genitori, per dare vita ad una parte “più pratica” chiamata il “Caffè dell’adozione”.

Sotto la guida della psicologa Inga Russu (le coppie adottive) e della consulente legale Tatiana Danilescu (gli specialisti), si è parlato  delle  difficoltà maggiori incontrate nel percorso adottivo, nonostante tutti i cambiamenti nella procedura e nella legislazione nazionale moldava.

Tra i principali punti discussi:

– il concetto di interesse superiore del minore”,

– Il concetto di adozione “aperta” o almeno “semi-aperta” che permetta ai fratelli-sorelle separati/e nell’adozione, di vedersi e comunicare tra di loro,

– la necessità di rivedere i casi e le modalità di separazione delle fratrie,

– la necessità di avere un meccanismo chiaro di abbinamento,

– la necessità di avere una periodicità più chiara degli incontri del Consultativo per le Adozioni,

– l’importanza di promuovere la creazione di servizi di sostegno all’adozione, sia nella fase pre che post-adozione,

– l’importanza del Registro Nazionale delle Adozioni che permetta agli specialisti ma anche alle coppie adottive, di avere info attendibili e abbinamenti in tempo utile.

Grazie alla presenza, per tutta la durata della conferenza, della Dott.ssa Anastasia Gruzin, capo della Direzione politiche di protezione dei diritti del minore e delle famiglie con bambini presso il Ministero di riferimento, tutti i “desideri” raccolti durante l’incontro, sono stati presentati all’Autorità Centrale, in prima in prima persona.

La speranza è quella di poter tornare, magari tra un anno o due, ad incontrarsi per parlare di risultati e successi, non più di difficoltà e problemi.

La conferenza “L’adozione – il diritto di ogni bambino ad una famiglia” è stata organizzata in occasione della chiusura del progetto “Padri consapevoli e responsabili per una generazione non-violenta”, con il supporto finanziario della Fondazione Est-Europea dai fondi messi a disposizione da parte della Fondazione OAK.