Vaccinazioni: le novità. Dall’1 dicembre terza dose agli over 18. Entro Natale prima dose ai bambini da 5 a 11 anni

La battaglia al Covid intensifica la campagna vaccinale. Da dicembre tutti i maggiori di 18 anni potranno prenotare la terza dose, mentre prima della fine dell’anno dovrebbero cominciare le vaccinazioni per i bambini

Lo si è detto più volte: il numero dei contagi è in risalita, ma rispetto al passato oggi c’è un’arma decisiva nella lotta al Covid: il vaccino. Ecco, allora, che nel contesto della conferenza stampa che ha annunciato l’introduzione del cosiddetto Super Green Pass e delle nuove restrizioni cui andranno incontro coloro che decideranno di non vaccinarsi, il Ministro Roberto Speranza ha annunciato che dall’1 dicembre sarà possibile prenotare la terza dose di vaccino per tutti i maggiori di 18 anni.

Da dicembre terza dose di vaccino per tutti i maggiorenni

Questa notizia, unitamente alla riduzione della validità del Green Pass (da 12 a 9 mesi) e all’accorciamento del periodo che deve passare dalla somministrazione della seconda dose (da 6 a 5 mesi), darà sicuramente un grande incentivo alla campagna vaccinale.
Per i richiami verranno utilizzati solo vaccino a mRna, ovvero Pfizer-BioNtech e Moderna, anche per chi ha ricevuto le prime due dosi con Astra Zeneca o la dose unica di Jhonson & Jhonson.

Entro la fine dell’anno arriverà anche il vaccino covid bambini dai 5 anni

Ma la platea di chi si potrà vaccinare presto si allargherà anche ai più piccoli, in particolare ai bambini dai 5 agli 11 anni. È atteso a giorni, infatti, l’OK dell’EMA (Ente dei Farmaci Europeo, cui seguirà a ruota quello di Aifa) al vaccino Pfizer per i più piccoli, che è sostanzialmente identico a quello utilizzato per gli adulti, ma prevede un dosaggio di 10 microgrammi anziché 30. Anche per i bambini le dosi saranno due, da somministrare a distanza di 21 giorni una dall’altra.
A livello organizzativo, per la platea di 3,6 milioni di bambini sotto i 12 anni verranno utilizzati gli hub già funzionanti, senza prevedere dei presidi nelle scuole come era stato ventilato da qualcuno.
L’importante, concordano politici ed esperti, sarà fare opera di sensibilizzazione verso le famiglie, tranquillizzandole sulla sicurezza del vaccino e chiarendo bene i rischi che la nuova variante del virus comporta anche per i più giovani. “Bisogna vaccinare i bambini perché se si ammalano c’è il rischio che abbiano complicanze che durano nel tempo, alcune reversibili altre purtroppo più o meno reversibili. Questo è il Long Covid che purtroppo si verifica anche nei bambini con una percentuale che dagli studi scientifici è impressionante: anche del 10-12%”, è il virgolettato riportato da Il Giornale e riferito alla cabina di regia coordinata da Franco Locatelli. La stessa cabina che sottolinea come, al momento, non sia previsto alcun tipo di obbligo di vaccino, anche se, in futuro, “si vedrà”.