“#Bambinixlapace”. Accolti dalle famiglie di Ai.Bi. i primi bambini e mamme dell’Ucraina: nella mente le immagini dell’orrore e negli occhi lacrime di gioia

Ai.Bi.  apre le porte a chi fugge dal conflitto e tiene accesa la macchina dell’accoglienza. Arrivata dall’Ucraina anche una bambina con il suo gatto. Ognuno ha messo in salvo ciò che poteva. 

Le prime famiglie di bambini e mamme profughe accolte dalle famiglie della rete di Ai.Bi. sono qui. Sane e salve. Sono appena arrivate e, con i loro pochi bagagli al seguito, in queste ore stanno prendendo confidenza con quella che per le prossime settimane sarà la loro casa. Il loro riparo lontano da qualsiasi orrore della guerra, lontano dal frastuono dei bombardamenti e dal terrore degli aerei lancia missili

AI.BI. APRE LE PORTE A CHI FUGGE DAL CONFLITTO E TIENE ACCESA LA MACCHINA DELL’ACCOGLIENZA

Accolte dalle famiglie circuito di Ai.Bi., già formate e avvezze alle delicate dinamiche dell’accoglienza e dell’affido,  sono quattro donne e 6 bambini: nello specifico sono 2 mamme con figli e altre 2 donne con 4 minori.  Altri due nuclei (mamma e bambino e una famiglia con una bambina di appena 2 mesi e mezzo) grazie all’aiuto e al supporto logistico e organizzativo di Ai.Bi. in Ucraina sono riusciti a fuggire e mettersi in salvo in Romania e in Polonia.

In Italia le 4 mamme e i 6 bambini, appena arrivati sono stati ricevuti dai sorrisi dei volontari di Amici dei Bambini che non solo hanno aperto loro le porte di casa propria (tra il milanese e il Lago Maggiore) ma li supporteranno in tutto, anche nei processi di integrazione, salute, documenti e inserimento a scuola.

Negli occhi delle donne e dei bambini le lacrime di gioia per essere sfuggiti alle bombe e il dolore pensando a chi è rimasto in patria. Mamme a cui sono bastati pochi minuti per decidere di abbandonare la casa, di scappare dalla guerra e di venire in Italia. La fuga è stata dettata dalla preoccupazione per i figli piccoli e per proteggerli dagli orrori della guerra. Questa era la priorità: e ora sono in salvo ospiti da professionisti dell’accoglienza

L’ACCOGLIENZA PROFESSIONALE: UN TEAM DI FAMIGLIE FORMATE, VOLONTARI E CONSULENTI

Questi sono gli interventi che contraddistinguono l’aspetto professionale dell’accoglienza: sapersi  muovere dal punto di vista legale, di salute, di tutela. Perché non basta voler fare del bene, ma bisogna saperlo fare.

Grazie al team di educatori professionali, mediatori linguistici, medici e consulenti legali e volontari del circuito di Ai.Bi, (volontari che si sono organizzati in un comitato di accoglienza e accompagnamento con un gran senso di responsabilizzazione), Amici dei Bambini è in grado di garantire una prima accoglienza volta ad accompagnare le singole persone a recuperare la serenità e la dignità che la guerra ha inevitabilmente interrotto. E questo non è per nulla un aspetto da sottovalutare.  Da qui la continua organizzazione e aggiornamento dei webinar Faris per rispondere a tutte le domande relativi e avere i rudimenti per gestire ad una corretta accoglienza.

Siamo, infatti, solo agli inizi e le cronache si aggiornano quotidianamente di numeri sempre più alti di profughi in arrivo in Italia. Non a caso centinaia sono le richieste di aiuto che arrivano in Ai.Bi e altrettante numerose le telefonate al centralino di Ai.Bi.: persone dal cuore generoso che si vogliono mettere a disposizione. Fino ad oggi quasi 1500 richieste e oltre 700 le iscrizioni ai webinar Faris sull’accoglienza.

La volontà di aiutare non deve farci, infatti, commettere l’errore di pensare che siano le uniche o le più importanti. Il nostro aiuto non può fermarsi nel dare un tetto su cui ripararsi, perché nel momento che curiamo le ferite fisiche, sono quelle emotive e psicologiche ad aprirsi; un aiuto disattento e superficiale graverebbe ulteriormente su queste piaghe che non possiamo vedere.

La formazione è, dunque, necessaria per accrescere le nostre conoscenze e capacità così da alimentare positivamente l’animo e il coraggio necessario a superare i traumi di questa guerra.

Per questo Amici dei Bambini organizza degli incontri, dei webinar, in cui cerca di dare una risposta a quanti più interrogativi possibile

I webinar sono gratuiti e li stiamo organizzando quasi quotidianamente per dare risposta a tutti quelli che ci contattano.  Se non trovi posto subito, abbi pazienza e monitora il sito FARIS, cerchiamo di organizzarne il più possibile. ISCRIVITI QUI

Ai.Bi. c’è e non abbandonerà nessun bambino, mamma e famiglia che avrà bisogno di una corretta e formata accoglienza.

Ai.Bi. – Amici dei bambini ha messo in campo una campagna dedicata alla crisi ucraina: BAMBINIxLAPACE, alla quale chiunque può partecipare scegliendo una delle varie modalità di aiuto e vicinanza alle famiglie e i bambini ucraini. Perché, ora, il loro futuro dipende anche da te