BAMBINIXLAPACE…e così ritornò la luce nel punto Ai.Bi. di Kiev

In questa situazione di estrema incertezza e insicurezza, i Punti Ai.Bi. sono davvero delle oasi di serenità per tanti bambini e per le loro famiglie che qui oltre un momento di svago e di “normalità” possono trovare anche sostegno psicologico

In Ucraina, la popolazione è stremata dalla guerra. Le bombe continuano a cadere e a colpire la popolazione inerme. A causa degli ultimi attacchi a Kiev è stata sospesa l’erogazione dell’acqua anche se i tecnici si sono messi subito a lavoro per ripristinarla. Spesso durante il giorno manca la luce e i blackout hanno raggiunto ormai anche la Moldova.  La popolazione ha ripreso a fuggire con maggiore intensità. Alla frontiera di Palanca, lunghe code di automobili e autobus conducono centinaia di persone verso luoghi sicuri.

 Il Punto Ai.Bi. a Kyiv Obolon

 Per chi rimane, in questa situazione di estremo pericolo e insicurezza, ci sono i Punti Ai.Bi. oasi di serenità per tanti bambini e per le loro famiglie, che all’interno di essi, oltre che un momento di svago e di “normalità” possono trovare anche sostegno psicologico.

 Anche nel Punto Ai.Bi. di Kiev, a volte, durante il giorno viene a mancare la luce…

 “Per risolvere la situazione – racconta Mila, una delle operatrici di Ai.Bi. a Kiev- la direttrice del centro ha comprato quattro proiettori portatili di luce. È proprio una persona di grande cuore ma anche tutti suoi dipendenti. C’è un’atmosfera di accoglienza e amore dove ognuno è accolto e accettato per com’è”.

 “Questa settimana – continua Mila- abbiamo lavorato dal lunedì al sabato. Il Punto Ai.Bi. ormai è diventato “famoso” e viene frequentato da tanti bambini. Non sono sempre gli stessi, ma alcuni di loro, vengono quasi ogni giorno.

Un giorno i bambini erano così  tanti che lo spazio per giocare non era sufficiente per tutti, così la ludotecaria, assieme alla psicologa hanno diviso i bambini in due stanze per realizzare attività diverse con loro.

Abbiamo notato che i ragazzi, mentre inizialmente amavano disegnare e rimanevano seduti più a lungo, adesso sentono più il bisogno di scaricare la loro energia e di esprimersi nel gioco: corrono molto e si sfogano”.

Il supporto che i volontari di Ai.Bi. donano alle famiglie e ai bambini ucraini è reso possibile grazie alla campagna BAMBINIXLAPACE.

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In questo contesto è più che mai prezioso l’aiuto che ognuno può dare aderendo al progetto di Adozione a Distanza dei bambini e le famiglie ucraine. In questo modo è possibile dare continuità agli interventi che Ai.Bi. compie quotidianamente nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE. Clicca QUI per dare il tuo contributo.