Adozione Internazionale. “Noi eravamo pronti a partire ma tutto improvvisamente si è fermato…”

Tra guerre civili e burocrazia, la storia di Wedley e Dieunika, due fratelli di Haiti che hanno trovato casa e amore grazie a Laura e Mauro. Leggi l’emozionante racconto di questa bellissima famiglia

Le voci di Wedley, 10 anni, e Dieunika, 7, si sentono in sottofondo mentre la mamma racconta l’avventura che li ha visti protagonisti: un viaggio da Haiti all’Italia per raggiungere i loro genitori, Laura e Mauro, che li attendevano all’aeroporto di Roma Ciampino per portarli a casa, a Verona.
Un volo speciale messo a disposizione dal ministero degli Esteri, dopo un lavoro  diplomatico congiunto tra Farnesina, CAICommissione Adozioni internazionali, ambasciata d’Italia a Santo Domingo e Ai.Bi., ha permesso a dieci bambini già abbinati a otto coppie italiane di uscire dal paese dove una guerra civile scoppiata a inizio anno è ancora in corso.

I disordini nel Paese

Nei primi mesi del 2024 le procedure adottive si erano bloccate proprio per i disordini interni che avevano portato alla chiusura dei Ministeri e al mancato rilascio dei passaporti dei bambini. Il conflitto civile è ancora in corso, in un paese in mano a bande criminali che hanno scatenato ondate di violenza armata. Ospedali e scuole chiuse, povertà estrema, oggi come allora la situazione nel paese è catastrofica sotto tutti i fronti: le famiglie italiane a inizio giugno hanno tirato un sospiro di sollievo, senza dimenticare i rischi che i loro figli hanno corso.

La nascita di una famiglia

Oggi i due fratelli, che vivevano in un istituto di Haiti, sprigionano l’energia tipica della loro età, correndo, giocando, alternando agli schiamazzi quei momenti di silenzio che insospettiscono ogni genitore.
Che cosa staranno combinando?
“Stanno preparando dei ghiaccioli al limone, cosa che li diverte parecchio” dice Laura, ancora incredula dell’avventura che li ha accompagnati alla nascita della loro famiglia.
Li guarda mentre giocano come tutti i bambini, in compagnia di cuginetti o dei parenti che a poco a poco iniziano a far loro visita per conoscerli, dopo averli tanto attesi.
La sentenza di adozione era arrivata già a novembre del 2023, mancavano solo i loro documenti. Noi eravamo pronti a partire ma tutto improvvisamente si è fermato, mentre le notizie erano sempre più preoccupanti – ricordano mamma e papà -. Abbiamo provato paura e scoraggiamento ma abbiamo imparato a non perderci d’animo; avremmo voluto andare noi ad Haiti a prendere i nostri figli, ma ci è stato vietato proprio per ragioni di sicurezza”.

Il lungo viaggio per l’adozione

L’iter adottivo di Laura e Mauro era iniziato alcuni anni fa, fino al conferimento dell’incarico ad Ai.Bi. nel 2021; l’abbinamento con i due fratellini era arrivato a fine 2022 e il 2023 era iniziato per la coppia con un corso di lingua creola per poter dialogare a distanza con quei due figli lontani.
“Ogni sabato alle 15 avevamo in programma un’ora di videochiamata – ricorda Laura -: un appuntamento che organizzavamo con cura, scegliendo un argomento di conversazione o un gioco da fare insieme seppure a distanza. Una volta si disegnava, una volta si mostravano gli spazi della casa indicando i vocaboli da imparare stanza per stanza, oppure si ascoltavano musica e canzoncine assieme. All’inizio i bambini erano molto contenti e divertiti, ma con il passare dei mesi anche questi momenti cominciavano a essere faticosi per loro”.
La guerra civile complicava le cose, faceva crescere ansia che i genitori dissimulavano durante questi dialoghi a distanza: nulla era scontato.
L’immagine di Wedley e Dieunika sulla scaletta dall’aereo che cercano con lo sguardo mamma e papà è ancora molto forte, così come il pensiero di quei due fratellini sul volo intercontinentale, senza essere usciti mai una volta dall’istituto.
“Il giorno della loro partenza ricevevamo tantissime fotografie dagli accompagnatori – un medico, psicologi e infermieri – che cercavano di tranquillizzarci, mentre si attendeva il via libera per la partenza con il volo, in ritardo e già pronto a ripartire per l’Italia. Quando l’aereo è decollato da Haiti non rimaneva che aspettare – ricordano Laura e Mauro – I bambini sono arrivati la mattina dell’8 giugno, stravolti, spaventati, ma alla fine felici di essere con noi”.
Chi più chi meno ha avuto qualche contraccolpo per riassorbire la tensione – qualche problema intestinale, una crisi di pianto – ma ora Wedley e Dieunika mangiano, giocano, si stanno ambientando.
L’estate aiuterà ad arrivare all’inizio della scuola, il prossimo settembre, quando i fratellini torneranno alla normalità, seguendo un ritmo adatto a qualsiasi bambino e bambina.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati