Scuola. Psicologo in classe. La Calabria apre la strada

Dal prossimo settembre, ci sarà in ogni scuola media e in ogni scuola superiore della Calabria uno psicologo. La regione si pone all’avanguardia italiana nel garantire a ogni studente la possibilità di un suppoerto pasicologico all’interno delle mura scolastiche

La Regione Calabria lancia un’iniziativa pionieristica. Si chiama Discutiamone insieme – Lo psicologo a scuola il progetto pilota nazionale realizzato in sinergia con l’Ufficio scolastico regionale e l’Ordine degli Psicologi calabrese. Al centro, l’introduzione stabile della figura dello psicologo scolastico negli istituti della regione.
Un’iniziativa notevole e di importanza ancor più rilevante se si pensa che – come ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali della Regione, Caterina Capponi, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa: “L’Italia è l’unico Paese in Europa a non avere una normativa diffusa e condivisa che preveda la presenza obbligatoria della figura dello psicologo nell’Ordinamento scolastico”.
È nella scuola, ha ribadito Maria Antonietta Gulino, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, che “si possono intercettare i bisogni degli adolescenti, offrire ascolto e avviare percorsi di prevenzione e sostegno”, evidenziando ancora una volta l’importanza di ascolto e prevenzione in un’età sempre più complessa

Intercettare i bisogni dei ragazzi

Partendo da queste premesse, e dalla convinzione di come la scuola sia il primo luogo in cui si manifestano segnali di disagio giovanile, la Regione ha portato avanti il suo piano, puntando all’obiettivo di offrire ai giovani un punto di riferimento costante, capace di trasformare il disagio in risorsa, contrastando fenomeni come disturbi alimentari, dipendenze, autolesionismo e isolamento. In totale, l’investimento per i prossimi 3 anni scolastici per garantire il servizio a studenti, famiglie e docenti è di 9 milioni di euro, provenienti da fondi europei. Questo permetterà di assumere 43 psicologi che garantiranno il servizio in 285 scuole calabresi, per un totale di 2893 classi di primo e secondo ciclo.
Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sottolinea: “Molti giovani soffrono, non sanno con chi parlarne”. L’auspicio è che la Calabria apra la strada a un modello replicabile in tutta Italia.

La dichiarazione di Marco Griffini

A sottolineare il valore dell’iniziativa anche Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. Amici dei Bambini: “Desidero esprimere il mio più sincero apprezzamento al presidente Occhiuto per l’attenzione concreta che sta dimostrando verso l’infanzia e la gioventù avendo accolto le proposte formulate dalla Forum delle Famiglie della Calabria. Inoltre, è motivo di maggiore soddisfazione vedere che questa strada innovativa venga tracciata da una regione del Sud Italia, spesso alle prese con sfide complesse. Un segnale forte e incoraggiante per tutte le famiglie che chiedono ascolto, presenza e sostegno. E noi, come movimento di famiglie adottive e affidatarie, non possiamo che essere contenti. Ora aspettiamo le altre regioni”.