BAMBINIxLAPACE. Dall’Ucraina alla Moldova: quando la scuola diventa casa e le ferite si trasformano in radici

Il viaggio di Felix: un bambino che è stato costretto a lasciare casa per fuggire dalla guerra, ma che grazie al progetto BAMBINIxLAPACE di Ai.Bi. ha riscoperto la speranza in un futuro di pace

A volte la forza di un bambino non si manifesta in gesti eroici, ma nei piccoli passi coraggiosi che compie ogni giorno, anche quando la vita sembra avergli tolto tutto.
La storia di Felix è una di queste. Dietro uno sguardo timido e fragile si nasconde un coraggio che commuove.
Felix è arrivato in Moldova dall’Ucraina insieme alla madre e ai suoi sette fratelli. Da quasi due anni vivono nel Centro di Accoglienza Temporanea per i Profughi del villaggio di Cărpineni. La guerra li ha costretti a lasciare la loro casa, i ricordi, tutto ciò che era familiare. Ma il dolore non si è fermato al confine: pochi mesi fa la famiglia ha appreso che il padre, rimasto in patria, ha perso la vita.
Una perdita che ha piegato ancora di più un nucleo già provato dalla paura e dall’incertezza.
Per Felix, tutto è cambiato nuovamente, perdendo un altro pezzo del suo mondo e dei suoi punti di riferimento. Ma in mezzo al caos, la scuola è diventata la sua ancora di salvezza.

Un nuovo inizio

Fino al 2024 Felix non aveva mai frequentato la scuola. Quando ha varcato la soglia di un’aula per la prima volta, la sua vita è davvero cominciata.
C’era un banco tutto per lui, una lavagna piena di parole in una lingua sconosciuta e un mondo di regole, orari e compiti da scoprire.
Non conosceva nessuno, non capiva il rumeno, non sapeva cosa significasse essere “alunno”. Ma non si è arreso. Ogni giorno ha imparato qualcosa di nuovo: una parola, una lettera, un modo di stare insieme agli altri.
Grazie alla pazienza degli insegnanti e al sostegno del progetto Il Ludobus per la Pace, Felix ha trovato un luogo in cui sentirsi accolto e incoraggiato. E da lì è iniziato il cambiamento.
All’inizio parlava poco, ma ascoltava molto. Poi ha cominciato a prendere coraggio, a fare domande, a voler capire. Non gli bastava “cavarsela”: voleva davvero riuscire, dare il meglio di sé.
In un solo anno la trasformazione è stata sorprendente. Oggi Felix parla fluentemente rumeno, ha stretto amicizie, partecipa alle lezioni e si distingue per impegno e voglia di imparare.
Le sue maestre lo descrivono con orgoglio: “Ha una determinazione incredibile. Non smette finché non riesce a ottenere ciò che si è proposto,” racconta la signora Svetlana, la sua insegnante.
Felix ha una mente vivace, una logica naturale che lo porta a eccellere soprattutto in matematica, la sua materia preferita. Gli piace trovare soluzioni, mettersi alla prova, superarsi ogni giorno. È sempre attento, concentrato, seduto al primo banco, con lo sguardo curioso.
“Se deve imparare una poesia, la prende come una missione personale,” aggiunge la professoressa Olga. “Ci cerca di continuo per ripetere, correggersi, provare di nuovo… finché non la sa perfettamente.”
Per lui, ogni poesia imparata è una conquista: una vittoria sulla paura e sull’incertezza.

Un gesto che vale più di mille parole

Durante la Giornata degli Insegnanti, Felix ha voluto ringraziare i suoi maestri come fanno i suoi compagni.
Ha scelto da solo un testo in rumeno, lo ha studiato con pazienza, affrontando la difficoltà della pronuncia e la paura di parlare davanti a tutti. Poi lo ha recitato con voce ferma, piena di emozione.
Quel momento ha raccontato più di mille parole: la serenità ritrovata, la gratitudine sincera di un bambino che, dopo tanto dolore, ha finalmente trovato un posto dove sentirsi a casa.
La storia di Felix testimonia il potere dell’educazione: la capacità di trasformare la fragilità in forza, la paura in speranza.
Se la guerra gli ha lasciato ferite profonde, la scuola gli ha donato stabilità, direzione e senso.
Oggi Felix frequenta la quarta classe del Ginnasio “Dumitru Crețu” di Cărpineni, nel distretto di Hîncești.
Il suo impegno, unito alla dedizione degli insegnanti e al lavoro del team del Ludobus per la Pace, una delle più importanti iniziative all’interno del progetto di Ai.Bi. BAMBINIxLAPACE, ha reso possibile un piccolo miracolo quotidiano: un bambino che torna a sognare.
La scuola ha guadagnato un allievo, la comunità un nuovo membro e la società una risorsa piena di potenziale.
Perché ogni volta che un bambino trova nella scuola la sua casa, anche il mondo diventa un posto un po’ più umano.

Il progetto

Il progetto “Risposta Umanitaria Integrata per gli Ucraini Colpiti dal Conflitto e i Cittadini di Paesi Terzi in Ucraina, Polonia, Romania e Moldova” è finanziato dal Ministero Federale degli Esteri della Germania tramite Diakonie Katastrophenhilfe, e realizzato da APSCF in collaborazione con diverse ONG, tra cui Ai.Bi. Moldova, che coordina il progetto “Il Ludobus per la Pace”, parte integrante di questa iniziativa umanitaria.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA