BAMBINIxLAPACE. Ucraina al buio e al freddo: imponente attacco russo alle centrali elettriche

La Russia colpisce massicciamente centrali e reti elettriche: blackout diffusi e civili in fuga. La strategia di Putin per fiaccare la resistenza del popolo ucraino

Centinaia di migliaia di ucraini sono rimasti senza elettricità dopo la nuova ondata di raid russi contro le infrastrutture energetiche, la più massiccia dall’inizio della guerra. Nella regione di Kharkiv, circa 100.000 utenti sono ancora privi di luce, acqua e riscaldamento, secondo il vicepremier Oleksiy Kuleba. Le squadre locali lavorano senza sosta per ripristinare i servizi, ma i danni sono ingenti e le temperature in calo aggravano la situazione.

L’attesa dell’inverno

Ancora una volta, quindi, prima dell’arrivo dell’inverno, la Russia conferma la deplorevole strategia di colpire con grossi e diffusi bombardamenti le principali fonti di energie dell’Ucraina: l’obiettivo non è solo lasciare al buio e al freddo centinaia di migliaia di persone, ma è soprattutto fiaccare la resistenza della popolazione che si appresta ad affrontare il quarto inverno di guerra.
Rende bene l’idea delle difficoltà della vita in queste condizioni un articolo uscito sul tedesco Die Zeit e ripreso in Italia da Linkiesta: “Siamo solo agli inizi di novembre – riporta la testimonianza di una donna che vive con un’amica e la nonna di 92 anni – ma le abitudini degli scorsi inverni ritornano. Cerchiamo le lampade e le power bank. Versiamo acqua calda nei thermos, prepariamo cibi precotti”. Necessità di chi sa che quasi ogni giorno, intorno alle 16 / 16.30, va via la corrente. E a quel punto, racconta la nonna, non resta che andare a letto e sperare che prima o poi l’elettricità ritorni.

La pressione su Pokrovsk

Sul fronte orientale, la pressione russa su Pokrovsk, ultima roccaforte ucraina nel Donbass, si fa sempre più pesante. Secondo la Cnn, la città sarebbe ormai prossima alla caduta. Le forze di Mosca hanno rallentato temporaneamente l’assedio, in attesa di rinforzi e mezzi per l’offensiva finale. L’obiettivo rimane prioritario per Vladimir Putin, che punta a una vittoria simbolica da esibire dopo oltre tre anni di conflitto.
Secondo l’Institute for the Study of War (ISW), i russi hanno registrato piccoli avanzamenti a est di Pokrovsk, ma senza consolidare le posizioni. Le perdite sono elevate e il territorio circostante resta una “zona grigia”, continuamente contesa dai droni e dalle unità d’assalto di entrambi gli schieramenti.
Gli analisti sottolineano come la conquista di Pokrovsk abbia oggi un valore più propagandistico che militare.
A Pokrovsk, dove un tempo vivevano circa 60mila persone, restano appena 1.200 civili tra le macerie. Le truppe ucraine, stremate e inferiori di numero, continuano a difendere la città simbolo.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA