BAMBINIxLAPACE. Ucraina. La strage di Ternopil: 26 morti e cento feriti

Raid russi su Ternopil, Leopoli e Kharkiv, sia nell’est sia nell’ovest del Paese. Almeno 26 i morti, tra i quali tre bambini. Centinaia i feriti. Varsavia chiude scali e consolato, Bucarest alza i caccia

Mercoledì 19 novembre è stato segnato da una nuova escalation nel conflitto russo-ucraino, che ha visto compiersi uno degli attacchi più devastanti degli ultimi mesi. Durante la notte notte un violento attacco ha colpito diverse città dell’Ucraina, anche molto lontate dal fronte più caldo della guerra. I numeri, purtroppo, parlano di almeno 26 morti e quasi un centinaio di feriti nella città di Ternopil, che si trova nell’ovest del Paese, ben lontana dalla linea del fronte.

Colpiti palazzi civili e infrastrutture energetiche

Ma gli attacchi non hanno risparmiato anche altri centri abitati importanti, come Leopoli o, ancora una volta, Kharkiv, che, al contrario, si trova nell’est del Paese, molto vicino al fronte e quasi quotidianamente colpita da missili e droni russi. In questa occasione, ci sono stati almeno 46 feriti.
Come succede ormai sistematicamente da giorni, inoltre, sono state colpite diverse infrastrutture energetiche, portando avanti il piano, evidente e crudele, di fiaccare la resistenza della popolazione lasciandola esposta al freddo (e al buio) dell’inverno ormai imminente.
In tutto, secondo le autorità ucraine, nell’attacco sono stati lanciati 470 droni e 48 missili.

Allarme in Europa

La portata del bombardamento è stata tale da mettere in allarme anche i Paesi europei più vicini all’Ucraina. La Polonia ha chiuso gli aeroporti di Rzeszów e Lublino e ha fatto decollare gli aerei nazionali e alleati per proteggere lo spazio aereo. Anche la Romania ha alzato i propri jet dopo lo sconfinamento nel proprio spazio aereo di almeno un drone russo, come confermato dal ministero della Difesa di Bucarest.
Nel frattempo, Varsavia ha deciso di chiudere il consolato russo di Danzica, ultimo ancora operativo, in risposta al sabotaggio ferroviario del giorno precedente che il governo polacco attribuisce sempre alla Russia.
Sul fronte diplomatico, sembra ormai assodato che Stati Uniti e Russia abbiamo studiato un possibile piano congiunto da proporre come via d’uscita dal conflitto. Nella sua stesura, però, non è stata consultata l’Ucraina, che ha sempre detto di non voler accettare accordi proposti senza il suo coinvolgimento.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza.

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