“Fare il coordinatore è restituire ciò che ho ricevuto”. Massimo Ranuzzi, coordinatore del Lazio.

ranuzziSono vent’anni che faccio il coordinatore, e per me e mia moglie è un modo per restituire tutto quello che di buono e bello ho ricevuto da Ai.Bi. Senza nascondere che continuo a ricevere moltissimo. Penso, per esempio, ai momenti emozionanti come il rito di benedizione dei figli. Ma come sempre ci sono anche difficoltà che richiedono volontà e impegno per continuare la nostra missione. Avrei voluto fare di più. Ma rassicuro coloro che vorranno candidarsi a fare i coordinatori. A volte basta pregare. Lo Spirito Santo prende per mano. Gli unici requisiti da cui non si può prescindere è aver completato almeno un iter adottivo e aver seguito un percorso di formazione. Per il resto, offrire il proprio tempo e la propria esperienza alle coppie che si avvicinano al mondo delle adozioni  è una straordinaria occasione di crescita personale.