Se Renzi volesse, la riforma della legge sulle adozioni internazionali ci sarebbe già

Salve,

ho letto delle intenzioni di Renzi di riformare le adozioni internazionali. Basterebbe che prendesse in considerazione la proposta di legge eccellente che i nostri politici fanno morire nel cassetto.

Alla proposta di Amici dei Bambini, che ha avuto un plebiscito di consensi on-line tra cui il mio, occorre solo aggiungere l’aspetto che la cittadinanza italiana si ottiene direttamente al passare in giudicato della sentenza emessa dall’autorità giudiziaria del Paese estero di provenienza.

E sarebbe ora, come chiede anche Ai.Bi., di disciplinare in Italia l’istituto della kafala, per poter instaurare rapporti con molti altri Paesi (Marocco, Algeria, Palestina, Mauritania).

Forza,  sono convinto che se pressiamo i politici, qualche risposta arriverà.

Michele

 

 

giudiceCaro Michele,

 

la proposta di legge che grazie a voi sottoscrittori, Ai.Bi. è riuscita a fare depositare è frutto della volontà delle tante famiglie che hanno provato sulla propria pelle le criticità dell’attuale iter adottivo.

Ogni aspetto è stato attentamente considerato, perciò mi permetto di correggere le sue note perché anche l’acquisto immediato della cittadinanza è incluso tra le proposte di modifica della legge 184/1983 ad opera dei disegni di legge presentati dai deputati Mario Caruso e Khalid Chaouki (DDL 653/2013) e a Palazzo Madama dal senatore Aldo di Biagio (DDL 235/2013).

Infatti, a proposito degli effetti della sentenza di adozione, le proposte citate per la riforma  (vedi art. 4, comma 3) prevedono che “Se sussistono la certificazione di conformità alla Convenzione e l’autorizzazione previste, rispettivamente dalle lettere i) e h) del comma 1 dell’articolo 39, il provvedimento di adozione è immediatamente trascrivibile nei registri dello stato civile». Ed è infatti questa trascrizione della sentenza che sancisce l’ingresso del minore nello stato di famiglia degli adottanti di cui, in qualità di figlio legittimo, il minore acquisterà la cittadinanza.

Quanto alla kafala, le proposte portate avanti da Ai.Bi., prendendo a cuore soprattutto la sorte dei minori di fatto abbandonati, hanno l’obiettivo (vedi art. 9) di introdurre nella legge 184 un nuovo Capo all’interno del Titolo III specificamente denominato “Dell’ingresso in Italia e della protezione dei minori stranieri provenienti da stati che non riconoscono gli istituti dell’adozione né dell’affidamento preadottivo”, che prevede un accompagnamento delle coppie che intendono prendere in carico un minore in kafala all’estero analogo a quello attualmente previsto per l’adozione internazionale.

Inoltre, nel caso di minori di cui sia accertato l’effettivo stato di abbandono, è stata proposta – a garanzia del minore in kafala – la possibilità di richiedere in Italia un’ adozione piena oppure un provvedimento di adozione speciale, a seconda dell’interesse del minore coinvolto, e in ogni caso, l’applicazione immediata dei diritti riconosciuti ai minori in affidamento.

Potrà in ogni caso verificare Lei stesso quanto sopra esposto, semplicemente visitando il nostro sito web, dove è reperibile il testo della proposta di legge.

Grazie per il suo prezioso sostegno, speriamo davvero che, invece di disperdere le forze, questo Governo riesca a tenere conto del lavoro portato avanti da molti parlamentari in stretta collaborazione con le famiglie italiane.

Cordiali saluti,

La redazione di AibiNews