“Vuoi vedere un sms di mia sorella Lucia? Adesso che ha il telefonino nuovo, ha scoperto what’s up e mi manda messaggi a raffica. Da quando non vive più con noi, ma a casa della sua mamma e del suo nuovo compagno, ci sentiamo tutti i giorni, anche più volte al giorno e le vacanze, cascasse il mondo, si passano insieme!”.

Inizia così la nostra intervista con Paola, 30 anni, una sorella di 27 e un’altra, “in affido”, di 12. “Quando è venuta a vivere con noi aveva solo tre anni e mezzo. La sua mamma era molto giovane, fragile, in difficoltà. Aveva bisogno di aiuto e i miei genitori si sono resi disponibili. La piccola passava con noi tutti i fine settimana e le vacanze. Era una sorta di affido part time. Io ero appena diventata maggiorenne e lei era così piccola… Ma siamo diventate inseparabili”.

Dopo una prima fase, i servizi decidono che la bimba ha bisogno di maggiore supporto e chiedono alla famiglia affidataria la disponibilità ad un affido residenziale.

“Lo ricordo come un momento magico. In casa non c’era una stanza adatta a una bambina di quell’età e quindi, con l’altra mia sorella, abbiamo deciso di tornare a dormire nella stessa camera e di costruire per lei uno spazio su misura. D’accordo con la mamma, abbiamo fatto tutto noi: comprato la pittura e dipinto di rosa le pareti, scelto i giochi più belli, comprato delle buffe copertine piene di pupazzi… Quando tutto era pronto, i servizi hanno cambiato idea! Io ci sono rimasta malissimo. Non si gioca così con i sentimenti e le aspettative!”.

L’affido di Lucia alla famiglia G. è durato in tutto quattro anni. Poi la bambina è tornata a vivere con la madre, che nel frattempo aveva raggiunto una situazione lavorativa e psicologica stabile. “Se tutto è andato per il meglio, credo che il merito sia dei miei genitori. Sono stati bravissimi a rispettare sempre la vera mamma di Lucia e a creare con lei un legame di affetto profondo. Così, quando lei si è rifatta una vita con un nuovo compagno ed è stata in condizioni di riprendere con sé la bambina, sapete che cosa hanno fatto? Hanno cercato casa vicino a noi, nel nostro stesso quartiere! Così abbiamo potuto continuare a vederci. Siamo cresciute insieme, come una grande famiglia”.

“So che ci sono tante esperienze di affido dolorose, complicate. So anche che ci sono convivenze molto più lunghe della nostra. Ma a me sono bastati quattro anni per trovare una sorella. Ci sono le sorelle di sangue, le sorelle di latte… e poi ci sono le STRAsorelle, come me e Lucia!”