Adozione dei minori in affido: incentivo al “sine die”

senato1Prosegue in Commissione Giustizia al Senato l’esame del disegno di legge n. 1209, volto a modificare la legge n. 184/1983 in materia di adozioni di minori da parte delle famiglie affidatarie. Nella giornata di mercoledì 26 marzo, verranno svolte, presso l’Ufficio di Presidenza, delle audizioni con famiglie affidatarie e adottive.

Si parlerà dell’ipotesi di intervenire sull’articolo 44 della legge, per introdurre la possibilità di adottare il minore da parte dei genitori affidatari dopo un periodo prolungato di affidamento, ovvero oltre i 24 mesi che la legge identifica attualmente come termine massimo.

“In questi casi, e solo in questi”, si evidenzia nel testo della proposta, “risulta con tutta evidenza preferibile, nel ‘superiore interesse del minore’, tutelare la continuità dei legami affettivi anche a costo di alterare marginalmente le procedure di adozione.” 

Contraria alla modifica della legge Cristina Riccardi, Consigliere di Amici dei Bambini, oltre che del Tavolo Nazionale Affido e del Forum delle associazioni familiari: “Nell’attuale formulazione dell’articolo 44 della legge 184 c’è già tutto quello che serve: sono stabiliti, nel ‘superiore interesse’ del bambino, i casi speciali in cui l’affido può essere trasformato in adozione”, spiega Riccardi. “Noi siamo piuttosto per tempi di affido più brevi e per evitare confusioni di ruolo fra genitori affidatari e adottivi.”

In altre parole, “allargare le maglie”, secondo la referente politica per l’affido di Ai.Bi., “sarebbe un incentivo per spingere sempre più famiglie all’accoglienza ‘sine die’, a discapito cioè dei canonici 2+2 anni di affido previsti per legge.”