Adozione a Distanza in Kenya. Ai.Bi. a Nairobi per dire 3 volte “NO”alle mutilazioni genitali femminili e alle spose bambine!

Ogni anno in Kenya, circa 100mila bambine subiscono mutilazioni genitali. Ai.Bi. e La casa di Shelter Home of Children sono scese in campo grazie all’Adozione a Distanza per formare, educare e prevenire questa pratica disumana.

La casa di Shelter Home of Children ed Ai.Bi. in Kenya sono scese in campo  contro i matrimoni precoci e la circoncisione femminile promuovendo una campagna  informativa sulla consapevolezza dei pericoli delle mutilazioni genitali femminili e dei matrimoni precoci.

Le bambine ed adolescenti ospiti dell’istituto Shelter Home, centro sostenuto da Ai.Bi. in Kenya hanno partecipato ad un corso di formazione di tre giornate durante il quale è stato spiegato loro la necessità di protezione da questa pratica ma soprattutto il loro diritto a ribellarsi e denunciare. Un importante messaggio, atto a non far sentire queste piccole donne che molto spesso si sentono paradossalmente colpevoli di non essere “vittime” di mutilazioni e per questo destinate ad essere emarginate dalla famiglia, dalla comunità e dalla società di appartenenza, in quanto indegne di farne parte.

Una pratica disumana, quella delle mutilazioni genitali, che ha già colpito 125 milioni di donne nel mondo e che viene ancora oggi in molti Paesi africani concepita come un rituale necessario che segna il passaggio all’età adulta, nonostante abbia conseguenze devastanti con un altissimo rischio di morte per emorragie e di contagio HIV. Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Diritti ogni anno circa 3 milioni di bambine sono costrette a subire mutilazioni genitali. Solo in Kenya sono circa  100mila le bambine che subiscono mutilazioni genitali ogni anno.

A conclusione di questo primo ciclo di formazione alla prevenzione, le bambine ed adolescenti del Centro hanno redatto di loro pugno e consegnato al Governatore della Contea un documento dal titolo “NO, NO, NO alle atrocità delle mutilazioni genitali femminili e delle spose bambine”. L’altro focus della formazione ha riguardato, infatti, la pratica sempre più diffusa dei matrimoni precoci. Solo nel centro Shelter Home, nel corso del 2017, 13 bambine hanno lasciato la scuola perché i genitori le hanno date in moglie, nonostante non avessero raggiunto la maggiore età.

Il fenomeno dei matrimoni precoci, insieme alle mutilazioni genitali,  assume – anche a causa dell’aumento demografico e gli alti livelli di povertà e fragilità delle famiglie di origini – dimensioni allarmanti. Ogni anno circa 15 milioni di bambine e ragazze con meno di 18 anni sono costrette a sposarsi; una ogni due secondi.

Il prossimo step del progetto contro le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci sarà l’avvio di un vero e proprio “walk the talk”: un tour porta a porta per sensibilizzare e informare la popolazione sull’illegalità e la pericolosità di pratiche che violano i diritti umani e distruggono vite.

Intanto, lo Shelters Children’s Home e Amici dei Bambini si uniscono in un unico grido: “NO, NO, NO alle mutilazioni genitali e ai matrimoni precoci!”

Unisciti a noi. Attiva un’Adozione a Distanza in Kenya e aiutaci a restituire anche tu ad ogni bambina un’infanzia serena perché non sia costretta a diventare una “sposa bambina”. [btnsx_dual id=”148460″]