Adozione Internazionale. “Noi bambini abbiamo paura di non essere voluti, di essere sbagliati”

Il racconto autentico di Jonas, un bambino che fino all’ultimo ha vissuto la paura di non essere adottato e che rivela la fragilità e i sogni nascosti dietro l’attesa di una famiglia

Durante l’incontro di rientro, una coppia da poco tornata in Italia, finalmente unita con il figlio tanto desiderato, ha raccontato le emozioni vissute all’estero: la convivenza iniziale, i momenti preziosi passati insieme, e il percorso che ha trasformato due persone in una vera famiglia. Due mesi intensi e impegnativi, ma fondamentali per portare a compimento l’iter adottivo e dare inizio a una nuova vita: non più solo marito e moglie, ma genitori a tutti gli effetti.

Non solo la voce dei genitori: parla anche il figlio

Durante questo momento di confronto con la psicologa e l’operatrice della sede, era presente anche Jonas, il bambino adottato, che ha ascoltato con attenzione le parole dei suoi genitori prima di intervenire con il suo punto di vista: “Anche i bambini sognano una mamma e un papà! – ha dichiarato con forza – Anche noi desideriamo che qualcuno ci voglia bene. Nel nostro cuore sogniamo una famiglia, una mamma e un papà che ci stiano accanto… per sempre.”

Ma, insieme al sogno, c’è anche tanta paura

Jonas ha poi condiviso una riflessione toccante: “Noi bambini, da soli, abbiamo paura. Paura di non essere voluti, di essere ‘sbagliati’. A volte pensiamo che se siamo stati abbandonati sia colpa nostra. Ma dentro di noi, nonostante tutto, desideriamo con tutte le forze essere accolti. Sogniamo il giorno in cui dei genitori arriveranno, ci abbracceranno e ci porteranno via con loro.”

La paura di non essere accolti davvero

Il racconto di Jonas continua, rivelando il peso dei suoi timori: “Io, per esempio, avevo paura di non capire la loro lingua. Temevo che sarebbero stati severi, che mi avrebbero punito o picchiato, come facevano i miei genitori prima che finissi in istituto. Avevo paura di non riuscire a spiegarmi, di non farmi capire. Speravo solo che fossero capaci di comprendere quello che provavo nel cuore.”
“Una paura, fino all’ultimo giorno, era di non piacere loro. Pensavo che mi avrebbero riportato indietro se avessero trovato qualcosa di sbagliato in me. Mi chiedevo: ‘E se non fossi il figlio giusto?’. L’ansia era così forte che so di essere stato più chiuso e antipatico di come sono davvero. Mi sono costruito una corazza per difendermi, per evitare un nuovo dolore. Prima che fossero loro a dire di non volermi, pensavo di andarmene io, per non sentirmi rifiutato ancora una volta.”

L’amore che vince ogni paura

Invece la realtà è stata completamente diversa: “Mamma e papà sono rimasti. Sempre. Non si sono arresi, nemmeno davanti ai miei dispetti, ai miei capricci, che erano solo paure mascherate. Sono stati forti, accoglienti. E questo mi ha aiutato tantissimo. Mi ha permesso, finalmente, di abbassare le difese, di lasciar andare le mie paure… e accogliere il loro amore. Ho potuto essere davvero me stesso. Loro ci sarebbero stati. Sempre.”
Quella di Jonas è una testimonianza recente, ma non unica. Molti altri bambini, prima di lui, hanno raccontato esperienze simili: la paura che il sogno si potesse infrangere, il timore che l’abbandono si ripetesse, il dubbio che l’adozione fallisse per colpa loro.
Parole che ci ricordano quanto sia fondamentale ascoltare anche la voce dei bambini in questi percorsi così delicati. Perché anche loro, come noi adulti, provano speranza, ma anche tanta, tantissima paura.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chiunque, coppie e single, sia interessato ad avere maggiori informazioni sull’Adozione Internazionale o a intraprendere l’iter adottivo può partecipare ai tanti webinar e corsi organizzati da Ai.Bi. Amici dei Bambini. Per informazioni, contattate l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati

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