Adozione internazionale. Ma, quindi, la Cina dà via i bambini “rotti”?

Buon giorno,
siamo una coppia sul cammino dell’adozione. Abbiamo frequentato alcuni corsi di formazione e già qualche corso informativo con gli Enti Autorizzati. Ci ha sempre affascinato il mondo asiatico e la sua cultura, ma dalle descrizioni che gli Enti danno dei bambini asiatici, soprattutto cinesi, ci viene un dubbio: è vero che le autorità cinesi danno in adozione solo bambini “rotti”? Grazie delle informazioni che ci vorrete dare.
Buon lavoro
Giovanni e Olivia

Bambini rotti, bambini scassati, bambini a pezzi, pezzi di bambini… Sono tanti i modi con cui abbiamo sentito parlare dei bambini della Cina. E così li chiamano anche alcune coppie che di questi bimbi sono diventati genitori, usano epiteti inusuali e un po’ canzonatori per prenderli bonariamente in giro, ma soprattutto per alleggerire il peso della categoria a cui appartengono: i cosiddetti Special Needs.

Ma chi sono questi “bambini rotti”?

I minori presenti nelle liste dell’Autorità Centrale Cinese sono tutti bambini affetti da qualche patologia o malformazione; per questo motivo fanno parte della più ampia categoria, appunto, degli Special Needs, cioè portatori di bisogni particolari, speciali.
La composizione delle liste speciali è variegata e comprende disturbi che possono guarire con una semplice operazione chirurgica, ma anche problemi più rilevanti e/o cronici. Alcune delle problematiche presenti nelle liste speciali si possono risolvere nel giro di qualche anno con cure mediche o psicologiche adeguate, ma ci sono anche situazioni di disagio o di malattie permanenti che non sono suscettibili di cambiamento attraverso cure specifiche.
Alcuni dicono che con i baci e con l’amore si risolve tutto. Non credo sia vero. Il pezzo rotto a volte rimane rotto, ma abbiamo mai pensato come sarebbe per noi affrontare anni di terapie, o un intervento, o sedute psicologiche infinite senza un supporto a casa? Senza qualcuno che ci accompagni e che ci tenga la mano?

Già, perché questi bambini rotti quella mano la cercano! Haim G. Ginott, maestro elementare e psicologo diceva: “I bambini sono come il cemento umido, tutto quello che li colpisce lascia un’impronta.” E cosa più dell’abbandono ha colpito i bambini degli Istituti? Anni di solitudine, di poca cura, di mancanza di abbracci, di qualcuno che venga a guardarti mentre dormi, anni senza la mano salda di due genitori che ti accompagnano in tutte le avventure della vita, felici o dolorose che siano.

Eppure, c’è anche un altro aspetto da considerare: se fosse che proprio quella “rottura” ad averli salvati? Perché, proprio per essere stati inseriti nelle liste speciali, possono venire adottati e trovare la salvezza.
Un giorno un ragazzino di circa 10 anni (non riconosciuto alla nascita e poi adottato con adozione nazionale), parlando del fratellino cinese affetto da labiopalatoschisi mi disse: “Non è giusto, però. Lui lo sa perché è stato abbandonato: perché aveva la faccia brutta con un buco sul naso. Ma io perché?”.
Come vedete, a volte è proprio quella “rottura” a darti la salvezza, e anche una possibile risposta.

Cristina Legnani . Desk Cina Ai.Bi.