Adozione Internazionale. Dieci anni di amore: così Cora Mei ha trasformato la vita di Idra e Gabriele

Dal primo incontro in Cina agli interventi chirurgici, fino alla nuova avventura come sorella maggiore: la storia di Cora Mei testimonia che la famiglia si costruisce giorno dopo giorno

Il percorso di adozione di Cora Mei, una bambina originaria di Xi’An, è un viaggio durato circa 14 mesi per Idra e Gabriele: nel maggio di dieci anni fa mamma e papà contemplarono per la prima volta la foto di loro figlia, all’epoca di due anni e un mese, fino a quell’incontro che li ha uniti per sempre, nel mese di settembre.
“Ricordo benissimo il ritorno in Italia, il 10 ottobre 2015!” esclama Idra. Oggi Cora Mei ha 12 anni e la sua storia è un esempio di come l’amore e la famiglia permettano di superare ogni difficoltà.
“I ricordi di quel viaggio sono legati indissolubilmente a lei, ci ricordiamo poco delle visite turistiche cui comunque abbiamo partecipato” raccontano i genitori. “Dal momento in cui ci ha incontrato, Cora Mei non si staccava mai, era sempre addosso a noi, prima a me poi a Gabriele, proprio come un’altra bimba del nostro gruppo. Le chiamavamo ‘le gemelle diverse’”, dice ridendo la mamma.

Gli interventi

Per Cora Mei il bisogno speciale indicato nella sua documentazione era una “labioschisi operata”; tuttavia, una volta rientrati in Italia, una visita più approfondita ha rivelato una realtà più complessa ovvero una “palatoschisi sottomucosa”, non diagnosticata in Cina. Questo accade quando il palato, pur apparendo chiuso in superficie, nasconde un muscolo aperto. “La prima visita con un medico maxillo-facciale qui in Italia ha chiarito questa problematica – raccontano i genitori – : durante la visita il medico illuminò con una torcia il palato della bambina, così abbiamo potuto vedere”. Questa scoperta ha segnato l’inizio di un percorso di cure e interventi un po’ più complesso del previsto, sebbene risolto ormai in gran parte.
“Il primo intervento in Italia è stato per la chiusura del palato, a cui è seguita una lunga attività di logopedia – dicono i genitori – . A differenza della prassi comune, che prevede prima l’intervento sul palato, in Cina si tende a correggere per prima l’estetica del labbro”.
Un’altra piccola sfida è arrivata quando Cora Mei aveva 5-6 anni, con un nuovo intervento per una cosiddetta  “fuga d’aria” è dal naso. “Durante la convalescenza, era fondamentale il silenzio assoluto, e così in ospedale, per comunicare, abbiamo imparato il linguaggio dei segni”. Questo episodio, in un certo senso, ha uniti ancora di più la famiglia.
Lo scorso ottobre, infine, un ulteriore intervento ha permesso la ricostruzione dell’osso nell’arcata dentale, fondamentale per la deglutizione e la pronuncia.
I genitori spiegano: “È naturale non pensarci, ma dal palato molle dipende gran parte della nostra capacità di parlare e deglutire. Siamo ancora molto grati alla pediatra che in Cina, per conto di Ai.Bi., visitava i bambini dell’istituto; l’abbiamo conosciuta ed è stata preziosa per noi e Cora Mei, anche nel corso di questi dieci anni.”
La dottoressa aveva dedicato infatti molto tempo alla famiglia, insegnando anche manovre di disostruzione in caso di problemi di deglutizione, che potevano insorgere durante i pasti. E, per una fortunata coincidenza, la pratica è stata messa alla prova in aeroporto, dimostrando quanto fossero preziosi quegli insegnamenti. “Oggi, i problemi di salute sono risolti e, se Cora Mei lo vorrà in futuro, le rimarranno solo piccoli interventi di tipo estetico”.

Una famiglia che cresce

Cora Mei è una vivace studentessa di seconda media, appassionata di ginnastica, musica, spagnolo ed è anche una majorette. Non meno importante, è da poco tempo diventata sorella maggiore di una bambina in affido di 3 anni con problemi di fonazione simili ai suoi: ”Cora Mei è una sorella incredibile,” raccontano i genitori, “ci stupisce ogni giorno con la sua sensibilità e cura.”

Un legame duraturo tra famiglie adottive

Il percorso di adozione non è stato solo un viaggio per Idra e Gabriele, ma anche un’occasione per costruire legami duraturi con altre famiglie e altri bambini. “Le mamme e i papà della nostra chat Pechino 2015 è per noi come una famiglia allargata,” concludono Idra e Gabriele, facendo riferimento al gruppo di famiglie con cui hanno condiviso il viaggio della vita (QUI l’articolo che racconta l’esperienza).
Tra loro, bambine e bambini inclusi, si chiamano “zii e cugini” e si incontrano regolarmente almeno una volta l’anno, condividendo successi e difficoltà. Perché l’esperienza dell’adozione, con tutte le sue sfide e le sue gioie, crea legami indissolubili.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chiunque, coppie e single, sia interessato ad avere maggiori informazioni sull’Adozione Internazionale o a intraprendere l’iter adottivo può partecipare ai tanti webinar e corsi organizzati da Ai.Bi. Amici dei Bambini. Per informazioni, contattate l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it, telefonando al numero 02988221 o utilizzando la nostra live chat, che si apre automaticamente una volta nella pagina dell’Adozione Internazionale. Verrai messo direttamente in comunicazione con un nostro operatore. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati