Adozioni internazionali. Deleghe a Fontana, presidenza CAI a Conte. Chi comanda?

Adozione internazionale. Griffini (Ai.Bi.): “Dopo gli anni del disastro, occorre un politico decisionista a capo della CAI”

Il rilancio dell’adozione internazionale in Italia passa da “un politico decisionista” a capo della Commissione per le Adozioni Internazionali: così spiega Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, lanciando la proposta al Governo M5S-Lega

Questa richiesta è stata ripresa in un articolo della Verità a firma di Marco Guerra, in cui si fa riferimento anche ai numeri della crisi che da oltre un lustro sta inghiottendo il sistema-adozioni nel nostro Paese: dalle oltre 4mila adozioni del 2011 alle 1.436 del 2017

Adozione internazionale. La presidenza CAI? "Vada a Fontana", chiede Griffini (Ai.Bi.)La presidenza della CAI sia data al Ministro della famiglia Lorenzo Fontana, serve un politico decisionista che rilanci le adozioni internazionali”: è l’appello del presidente di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, Marco Griffini, al Governo Conte e ai leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ripreso nei giorni scorsi dalla Verità con un articolo a firma di Marco Guerra.

Nel servizio si ripercorrono i sette anni orribili di gestione della Commissione Adozioni Internazionali da parte dei governi tecnici e di centro-sinistra, che hanno portato l’Italia ai minimi storici nel numero di adozioni completate in un anno, passate da oltre 4mila del 2011 alle 1.436 del 2017. Un Paese, il nostro, che se da un lato resta comunque al secondo posto dopo gli USA per accoglienza adottiva nel mondo, ha vissuto annate buie sotto la gestione dell’ex-magistrato ed esponente PD Silvia Dalla Monica: tre anni e mezzo di latitanza e di guida monocratica che ha tagliato le gambe agli enti autorizzati e soprattutto alle famiglie che volevano adottare, creando il ‘corto circuito’.

E l’allarme lanciato dal ministro Fontana un mese fa in Commissione Affari Sociali, con la previsione di non superare la quota mille adozioni internazionali nel 2018, indica che c’è bisogno di una svolta. Quella che, riprendendo le parole del presidente di Ai.Bi. Griffini, anche il ministro Fontana ha definito un piano Marshall per l’adozione internazionale”, poiché “le famiglie italiane, se sostenute da un governo che ci crede, com’è stato per i governi di centro-destra, adottano”.

 

Fonte: La Verità