Adozione Internazionale: l’importanza del soggiorno all’estero

La fase di permanenza all’estero non è mera burocrazia, ma un passaggio decisivo per creare fiducia, attaccamento e continuità con le origini

Nel percorso di Adozione Internazionale, la fase di permanenza all’estero viene spesso percepita come un passaggio tecnico o burocratico. Non è raro che, alla notizia di un soggiorno di tre mesi e mezzo in Ghana (per esempio), molte coppie rimangano sbigottite e attraversate da un brivido di paura:
“E il lavoro? Quanto spenderemo? Chi si occuperà del cane? Come possiamo restare tanto tempo lontani da casa?”
In realtà, quella permanenza non è un ostacolo, ma una tappa centrale, profondamente umana e trasformativa. È proprio in quei giorni, in quelle settimane e in quei mesi che inizia davvero la relazione tra il bambino e i suoi futuri genitori. Un tempo prezioso, che non andrebbe mai ridotto, ma piuttosto rispettato e, anzi, valorizzato.

Un legame che nasce passo dopo passo

L’incontro tra genitori e figlio adottivo avviene in un contesto emotivamente complesso, fatto di attese, speranze e timori reciproci. La lunga permanenza nel Paese d’origine permette una convivenza graduale: ci si conosce senza la pressione del rientro immediato, in uno spazio di ascolto, osservazione e scoperta. È un tempo protetto, senza interferenze esterne (ritorno al lavoro, visite di parenti, impegni quotidiani), in cui la nuova famiglia può dedicarsi esclusivamente alla costruzione del legame e dell’attaccamento, recuperando anni di distanza in pochi mesi di intensa vicinanza.

Il valore delle radici

Ogni bambino porta con sé una storia, una lingua, delle abitudini, una cultura. Vivere nel suo contesto d’origine consente ai genitori di comprenderne meglio il vissuto e le radici. Visitare i luoghi, imparare alcune parole nella lingua locale, assaporare i piatti tipici, incontrare le persone: tutto ciò favorisce rispetto e connessione. È un modo concreto per dire al figlio che la sua identità ha valore, che non viene cancellata ma accolta e resa parte integrante della nuova vita familiare.
Da quel momento, la famiglia non sarà più soltanto italiana, ma italiana e ghanese, peruviana, nigeriana, kosovara… una famiglia arricchita da più appartenenze. E magari, alle Olimpiadi, ci si troverà a tifare due squadre!

Un passaggio meno traumatico

Per il bambino, prendere un aereo con degli sconosciuti e trasferirsi dall’altra parte del mondo significa affrontare un nuovo distacco: cambiare lingua, ambiente, punti di riferimento. La lunga permanenza serve proprio a questo: ad attenuare lo stress del passaggio, a permettere che prima del viaggio si sia già creata una base affettiva solida, una fiducia concreta in quelle mani che lo guideranno su un nuovo cammino.

Tempo buono, non tempo perso

In un mondo che corre, dedicare alcuni mesi alla nascita di una relazione familiare può sembrare un lusso. In realtà è un atto di responsabilità. La lunga permanenza non è un peso da sopportare, ma una risorsa da custodire: il primo gesto con cui i genitori dimostrano, nei fatti, di mettere il benessere del bambino al centro. È il primo, grande dono che fanno ai loro figli.
Ai.Bi. Amici dei Bambini crede con convinzione nell’importanza della lunga permanenza all’estero come parte integrante del percorso adottivo. Accompagnare i genitori in questa fase significa aiutarli a viverla con consapevolezza e pienezza, cogliendone tutto il valore.
Perché adottare non è solo accogliere un bambino: è costruire un legame, un’identità condivisa, un futuro insieme. E per farlo serve tempo. Tempo buono.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chiunque, coppie e single, sia interessato ad avere maggiori informazioni sull’Adozione Internazionale o a intraprendere l’iter adottivo può partecipare ai tanti webinar e corsi organizzati da Ai.Bi. Amici dei Bambini. Per informazioni, contattate l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it, telefonando al numero 02988221 o utilizzando la nostra live chat. Verrai messo direttamente in comunicazione con un nostro operatore.