Affido e adozione: è possibile trasformare l’accoglienza temporanea in definitiva?  

Dal temporaneo al definitivo: che cosa sapere su affido, continuità affettiva e adozione

Affido e adozione sono spesso confusi, ma rappresentano due istituti giuridici diversi. L’affido ha carattere temporaneo ed è pensato per sostenere un minore durante un momento di difficoltà della famiglia di origine. Tuttavia, esistono casi in cui l’affido può evolversi in adozione, soprattutto quando il benessere del bambino lo richiede. Vediamo come funziona questa transizione e cosa prevede la normativa in materia.

Due percorsi differenti

L’affido e l’adozione sono due percorsi differenti. L’affido è una misura temporanea che permette a un bambino, la cui famiglia sta attraversando difficoltà, di essere accolto da un’altra famiglia con l’obiettivo di favorire il ritorno del minore nella famiglia di origine. Tuttavia, in alcuni casi, le difficoltà della famiglia di origine non si risolvono e l’affido può prolungarsi.
La Legge 173/2015 tutela la continuità affettiva tra affidatari e minore. Essa prevede che, qualora un minore affidato venga dichiarato adottabile, gli affidatari possano rendersi disponibili all’adozione. In tal caso, verranno comparati con altre famiglie, e la decisione finale sarà presa nell’interesse superiore del minore.
Non c’è un automatismo tra affido e adozione: ogni caso è valutato individualmente. Speriamo di aver risposto in modo esaustivo alla sua domanda.

Maggiori informazioni

Quando una famiglia attraversa un momento di difficoltà e non riesce a prendersi momentaneamente cura dei figli, i minori possono essere accolti per un periodo di tempo determinato in un’altra famiglia, la famiglia accogliente.
Ai.Bi. organizza diverse attività di formazione per famiglie, coppie o single pronte ad aprire la loro casa, e la loro vita, a un’esperienza di affido familiare. Tutte le informazioni si trovano sulla pagina dedicata del sito dell’Associazione.