Affido. La storia di Aziz Kader Tourè: dal barcone ai goal con la Ternana

Salvato in mare al largo di Catania nel 2017, è stato accolto dalla famiglia del suo procuratore. E fa faville

Si chiama Aziz Kader Tourè. Nella vita fa il calciatore. Gioca nella Berretti della Ternana, serie C, con la maglia numero 34. Ma, soprattutto, è il testimone di un percorso d’amore che può produrre frutti importanti: quello dell’affidamento famigliare. Già, perché Aziz, 17 anni a dicembre, è un profugo. Uno di quegli africani che, in Italia, ci sono arrivati su un barcone.

Fuggito da un Paese dilaniato dalla guerra civile e impoverito dai saccheggi e dalle lotte per il controllo della produzione di cacao: la Costa d’Avorio. Aziz ha scelto di abbandonare il suo Paese a soli 15 anni. Di lì è andato in Niger, poi in Libia. Dopo sei mesi trascorsi nei campi libici a raccogliere patate, è salito su una barca della speranza e ha attraversato il Mediterraneo. Nel giugno del 2017 è stato soccorso dalla motonave della Guardia Costiera Diciotti al largo di Catania.

La sua destinazione finale avrebbe dovuto essere la Francia, dove voleva disputare un torneo giovanile, indicatogli da un procuratore che lo aveva visto palleggiare nei campetti del suo paese natale. E invece è approdato subito nel calcio italiano, dopo aver giocato nel Balestrate (in Promozione), grazie a Luigi Calagna, un altro procuratore. Che, oggi, Aziz chiama “papà”.

Perché Calagna lo ha accolto nella propria famiglia, in affido. “L’ho conosciuto su un campetto della mia città – spiega l’uomo alla stampa – ha raccontato la sua storia e sono rimasto sconvolto. Poi mi ha portato a vedere le case famiglia dove viveva: c’era un bagno per 68 persone, ho detto che non poteva stare lì. Così l’ho portato a casa mia. Ho avuto prima l’affido, poi sono riuscito ad ottenerne la tutela e adesso sono quasi tre anni che vive qui. Ora per lui sono il genitore e quando compirà 17 anni e mezzo, potrà chiedere l’adozione e ottenere anche il passaporto italiano”.

Aziz vuole fare il calciatore, certo, ma anche di aiutare la famiglia in Costa D’Avorio. “Mi chiese di dargli un lavoro, perché voleva mandare i soldi a casa, ma era troppo piccolo, così si è messo a studiare: ha recuperato due anni in uno e per questo è stato possibile tesserarlo”, spiega ancora Calagna.

Nel frattempo Aziz si sta facendo strada nelle categorie giovanili. Con la Berretti della Ternana. Che, con i suoi goal, è salita fino alla vetta della classifica.