affido. Oltre le difficoltà, chi accoglie abbraccia il presente e il futuro di un bambino senza famiglia

Affido. Se non avessi risposto a quell’appello, dove sarebbero ora questi bambini?

Dal Forum online di Ai.Bi. emergono le storie quotidiane di impegno, difficoltà e soddisfazioni vissute da tante famiglie italiane che hanno accettato di accogliere in casa loro un bambino in difficoltà attraverso l’affidamento familiare

Dai loro racconti emerge altresì l’importanza della risposta a un appello lanciato per poter accogliere un minore fuori famiglia: un’opportunità imperdibile per evitare un destino di infelicità e sofferenze a tanti bambini che nella vita di tutti i giorni, pure all’interno delle loro famiglie, mostrano tutta la loro umanità e il bisogno di amore familiare

affido. Oltre le difficoltà, chi accoglie abbraccia il presente e il futuro di un bambino senza famigliaÈ facile farsi scivolare tutto quando si tratta di bambini che vedi si e no una volta al mese, ma quando il bambino ce l’hai in casa, sei veramente troppo coinvolta, anche coi problemi del fratello che non vive con voi”: sono le parole con cui si apre uno dei post del Forum Ai.Bi. ‘Diamoci il Buongiorno’, dedicato in gran parte alle tematiche dell’accoglienza di minori fuori famiglia attraverso l’affido familiare.

Il dibattito aperto, che prosegue giornalmente online, mette in evidenza negli interventi di tutte le persone che partecipano, l’importanza – nonostante le difficoltà, spesso anche molto grandi – dell’aver fatto quella scelta di amore. Una scelta che non evita – anzi, accresce – le sofferenze date dal “coinvolgimento che ti prende” quando diventi, anche se ‘a tempo’, genitore di un bambino o di un adolescente in difficoltà. “Poi quando ti senti dire da un parente, come stamattina, che è meglio fare utero in affitto piuttosto che fare una scelta come quella dell’affido che ho fatto io, ti senti cascare veramente il mondo….”, scrive osvena.

Alle tante segnalazioni di difficoltà per l’affido, con servizi sociali troppo sospettosi o indisponenti, critiche dei parenti e degli amici, assenza ‘strategica’ della madre o del padre naturale, che ‘riappaiono’ a distanza più o meno regolare solo per evitare la dichiarazione di abbandono del minore, fa eco una risposta postata da LA NERA: “Se penso che se io non avessi risposto a quell’appello, i ragazzi sarebbero ancora in comunità, sento che ho ancora un vulcano di energie da dedicare a loro. Questa gente non ha capito che l’affido è una scelta d’amore gratuito. Lo fai per te ma SOPRATTUTTO per loro!”.

Ed è proprio così: rispondere a un appello che chiede accoglienza e affetto familiare per un bambino rimasto privo di una mamma e di un papà degni di questo nome è molto di più che un qualsiasi gesto solidaristico: è una scelta d’amore gratuito che dà la possibilità a questi bambini e ragazzi di iniziare a pensare al futuro e, dall’altra parte, dona a questi genitori la gioia di “portare questi mostriciattoli a nuova vita.