Africa. Il Coronavirus sta generando una crisi economica e sociale senza precedenti secondo i vescovi

L’invito a creare un Fondo di solidarietà da utilizzare per la salute delle popolazioni. Ai.Bi in prima linea, perché l’#Accoglienzanonsiferma

Il Coronavirus sta generando in Africa, dove il numero dei contagiati ha da pochi giorni superato le 150mila unità, una crisi anche economica e sociale senza precedenti. Il parere è del Simposio delle Conferenze episcopali d’Africa e Madagascar (Secam), che ha lanciato alcuni appelli per contenere l’emergenza sanitaria che presenta importanti risvolti anche negli effetti prodotti dalle misure di contenimento sulla società. “La pandemia di Covid 19 – hanno affermato i vescovi – ha rivelato i limiti della globalizzazione, concentratasi esclusivamente sull’economia e sulla promozione del consumismo e dell’individualismo, a spese di valori etici e spirituali”.

Una situazione che peserà “in Africa, già gravata da debiti e con un tasso di disoccupazione in continuo peggioramento che porterà ad un ulteriore aumento della povertà. (…) L’esempio di medici e operatori sanitari, che hanno mostrato dedizione e altruismo nella loro professione, a rischio delle loro vite, ha portato alla consapevolezza che il mondo, dopo il coronavirus, non potrà essere come prima. (…) L’equità è più importante della frenetica competizione per il successo e il profitto”, affermano ancora i vescovi, richiamando gli insegnamenti della “Dottrina sociale della Chiesa a proposito del bene comune, della solidarietà, del rispetto della dignità umana, della giustizia e dello sviluppo integrale”.

Africa. Coronavirus e crisi economica: dopo il confinamento

“In Africa il confinamento è stato più o meno rispettato – prosegue ancora la dichiarazione – e conseguenze sono state notevoli per la maggior parte di quelle persone che sopravvivevano con guadagni giornalieri. A livello economico, la recessione è evidente, a causa della sospensione delle attività, soprattutto nei settori chiave della produzione, del turismo, del trasporto aereo e dell’industria alberghiera.(…) la crisi sanitaria causata dal Covid-19 dovrebbe spingerci a cercare insieme modi e mezzi per sradicare malattie come la malaria e la tubercolosi, che continuano ad affliggere il continente (…) chiediamo all’Unione Africana di sensibilizzare i Paesi membri per contribuire alla creazione di un Fondo di solidarietà da utilizzare per la salute delle popolazioni”.

Alla luce di questo i vescovi hanno chiesto che le multinazionali occidentali presenti nel continente diano il loro supporto per permettere che i governi consentano servizi adeguati dal punto di vista sociale e sanitario. Inoltre l’invito alla classe dirigente è per “garantire che le limitate risorse disponibili vengano utilizzate per aiutare quanti hanno davvero bisogno di aiuto e non finiscano, attraverso pratiche corrotte, nelle tasche sbagliate”.

Africa, Coronavirus e crisi economica: Ai.Bi. in prima linea in Kenya, Congo e Marocco

Ai.Bi. – Amici dei Bambini è tra le organizzazioni in prima linea per contrastare l’emergenza Coronavirus in Africa, operando in Kenya, Congo e Marocco negli istituti per l’infanzia in difficoltà. Anche tu puoi fare la differenza. Come? Con una donazione in favore della campagna #Accoglienzanonsiferma, attraverso la quale saranno acquistati presidi medico-sanitari negli istituti per l’infanzia in Africa oltre a campagne di prevenzione per bambini, famiglie e operatori; supporto psico-pedagogico a bambini, famiglie e adolescenti più vulnerabili nei Paesi colpiti in cui Amici dei Bambini opera.

Dona subito: https://www.aibi.it/ita/emergenza-coronavirus/