Un’aiuto subito, che guardi anche al futuro. L’Adozione a Distanza #BAMBINIxLAPACE

Ai.Bi., come già fatto in passato per altre emergenza, lancia una grande campagna di “Adozione a Distanza” per l’Ucraina. Per esserci adesso, con aiuti immediati, ma anche quando l’emergenza terminerà e sarà tempo di ricostruire. Insieme

Da tanti, troppi giorni, la guerra sta sconvolgendo l’Ucraina e la vita di milioni di persone. L’emergenza non è ormai quasi più tale, se per emergenza si intende qualcosa di tanto immediato quanto temporaneo. Ogni giorno che passa la situazione sembra peggiorare, e ciò che peggiora di sicuro è il numero di persone che scappano e che hanno bisogno di essere accolte.
Serve agire, sia subito, sia con una prospettiva che guardi in là e provi, fin d’ora, a pensare a un possibile futuro.

Gli interventi di Ai.Bi. per l’emergenza Ucraina

Come avvenuto nelle emergenze in Albania, Bosnia, Kosovo, Iraq, Sri Lanka, infatti, anche all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina, Ai.Bi. non è rimasta a guardare e ha subito lanciato la campagna #BAMBINIxLAPACE, forte anche di una presenza sul territorio ucraino che prosegue ininterrotta dal 1999, con interventi a favore dei minori abbandonati. Più o meno dallo stesso tempo, Ai.Bi. è presente anche nella confinante Moldova, da dove, oggi, possiamo coordinare tanti aiuti e interventi.

Ecco perché l’iniziativa portata avanti da Ai.Bi si articola in una serie di interventi di emergenza.
– In Ucraina, con l’organizzazione, in cooperazione con la “Rete ucraina per i diritti dei bambini” di iniziative di assistenza in loco e di evacuazione verso i Paesi limitrofi.
– In Moldova, con interventi di pronta accoglienza ai confini con l’Ucraina e la creazione di spazi protetti e a “misura di bambino” presso il centro profughi “MoldExpo” e il centro “Casa della Libertà” a Chișinău, creando spazi protetti con attività di animazione e supporto psicologico. Vengono inoltre forniti beni di prima necessità presso l’istituto di Carpineni
– In Italia, con la sistemazione dei gruppi di bambini in arrivo dall’Ucraina, oltre che con una grande attività di sensibilizzazione, selezione e formazione di famiglie disponibili all’accoglienza.

Il senso dell’Adozione a Distanza in un momento di emergenza

Accanto a questi classici interventi di cooperazione internazionale, ora, Ai.Bi, come peraltro ha sempre fatto nelle emergenze sopra richiamate, ha lanciato una grande campagna di Adozione a Distanza: un aiuto costante e continuo che vada ben al di là delle semplici, seppur importanti, donazioni “una tantum”.
La scelta di puntare sull’Adozione a Distanza è figlia della convinzione che sia importante non solo fornire aiuti concreti che durino nel tempo, ma anche sviluppare quel senso di vicinanza, solidarietà e “non dimenticanza” verso il popolo ucraino che un’operazione del genere è in grado di far nascere.
L’esperienza di insegna che, spenti i riflettori sull’emergenza, cessato l’imponente flusso di aiuti umanitari, con il passare del tempo c’è il rischio che più nessuno si ricordi di ciò che sta avvenendo e che continuerà ad avvenire, magari, speriamo, in forme meno violente. Ma Ai.Bi., con i propri sostenitori, grazie all’Adozione a Distanza sarà lì e rimarrà lì. A ricostruire il futuro, come magistralmente sottolineato pochi giorni fa dal Santo Padre proprio riferendosi all’Adozione a Distanza: “Dare una mano vuol dire, in questo caso, dare il futuro”.

Dai anche tu il tuo contributo: attiva un’Adozione a Distanza nell’ambito della campagna #BAMBINIxLAPACE