Annamaria Cancellieri: “C’è troppa sofferenza oggi nel cammino verso l’adozione internazionale”. Mercoledì 12 giugno la presentazione della nuova legge

Anna-Maria-CancellieriNon una, ma due volte. Il tema delle adozioni deve stare molto a cuore al ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, visto che, in pochi giorni, ha rilasciato due dichiarazioni, che esprimono preoccupazione per le difficoltà dell’iter adottivo e ribadiscono la necessità di una riforma.

Nella illustrazione del mio programma presso le Commissioni Giustizia di Camera e Senato, ho ritenuto fondamentale sottolineare un aspetto: seppure l’efficienza, la crescita, la modernizzazione rappresentino argomenti chiave per la Giustizia, essi non esauriscono i temi su cui intendo orientare la mia azione”.

Con questa premessa, la Cancellieri ha aperto il suo discorso, lunedì 10 giugno, in occasione della presentazione a Roma della seconda relazione annuale del Garante Nazionale Infanzia e Adolescenza, Vincenzo Spadafora. Il ministro ha confermato la necessità di approfondire il tema delle adozioni internazionali:

La parcellizzazione delle istituzioni che si occupano di tutela dei diritti dei minori, di famiglia, è da sempre un tema aperto sul fronte della giustizia ed io credo utile avviare un confronto. Non posso non fare cenno alle adozioni, anche internazionali, i cui procedimenti, seppure pensati nella prospettiva della massima tutela, spesso si traducono in un cammino arduo, impervio, fonte di sofferenza per chi decide di adottare. Ma sono convinta che proprio non perdendo mai di vista il bene primario attorno al quale deve ruotare l’intero meccanismo, vale a dire la tutela del bambino, potrà trovarsi il difficile punto di equilibrio tra il desiderio di avere un figlio e l’interesse del minore a vivere sereno”.

Finalmente un ministro della Giustizia sensibile alle esigenze delle famiglie. La dichiarazione di Annamaria Cancellieri riveste un’importanza ancora maggiore per la sua tempistica. Arriva infatti a un giorno dalla conferenza stampa “Verso una nuova cultura dell’accoglienza”, che si terrà presso la Camera dei Deputati, mercoledì 12 Giugno, alle ore 14.30, e che costituirà l’occasione per iniziare un primo confronto sulla riforma delle adozioni, con l’illustrazione della proposta di legge presentata dagli onorevoli Mario Caruso e Khalid Chaouki.

Nella stessa occasione verrà anche presentata la proposta di legge AC n 648 per la ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996. Uno dei punti fondamentali di questa Convenzione è il riconoscimento della Kafala, istituto di tutela e di protezione del minore islamico, già riconosciuto dalla convenzione Onu dell’89 sui diritti del fanciullo e presente nell’ordinamento di alcuni paesi europei, ma ancora misconosciuto e comunque non disciplinato in Italia.

Il Presidente di Ai.Bi., Marco Griffini, chiuderà il dibattito, consegnando ai rappresentanti del Parlamento ufficialmente il mandato delle oltre 14 mila famiglie italiane che hanno per prime denunciato ad Ai.Bi. la crisi delle adozioni internazionali e che si aspettano l’avvio dei lavori di riforma.

Dobbiamo essere tutti consapevoli – ed io ne sono convinta – che un obiettivo prioritario sia quello di rafforzare la capacità che ha lo Stato di operare in una prospettiva orientata alla costruzione di una “società giusta”. E non c’è società giusta se non c’è attenzione per le giovani generazioni, qualunque sia la loro condizione giuridica”, ha continuato la Cancellieri.

Dalla relazione del Garante è emersa una fotografia sconcertante del mondo dell’infanzia italiana: 723.000 minori in Italia vivono in condizioni di povertà assoluta e 1.822.000 (il 17,6% di tutti i minori) in povertà relativa.

E’ per questo che nel programma del mio mandato ho ritenuto di dover includere uno specifico settore di interesse e studio, da sviluppare con un approccio necessariamente interdisciplinare, che si occuperà di famiglia, minori, adozioni, ovviamente nella prospettiva della tutela giurisdizionale. Inutile dire che rappresenterà un’ulteriore occasione per intensificare il dialogo e la collaborazione”, ha concluso la Cancellieri.