Assegno Unico: può richiederlo direttamente anche il figlio maggiorenne

L’Assegno Unico viene corrisposto anche per i figli a carico fino ai 21 anni. La richiesta può essere fatta anche dal figlio maggiorenne stesso, cui verrà corrisposta la quota spettante

Nei mesi passati e a maggior ragione dal primo di gennaio, data a partire dalla quale è stato possibile inviare le richieste, sull’assegno unico sono stati versati i canonici “fiumi d’inchiostro”, vero o digitale che sia. Come più volte detto, la misura è davvero epocale e, come ogni decisione di questo tipo, si rifrange in mille sfaccettature che rispondono alle tantissime situazioni diverse delle persone coinvolte.

Assegno unico figlio maggiorenne: come funziona

In tutto il dibattito, però, forse un aspetto è stato ancor meno sottolineato di altri: ovvero che l’assegno unico, per i figli tra i 18 e i 21 anni, può essere richiesto anche direttamente dal ragazzo.
Naturalmente ci sono dei requisiti affinché sia possibile fare richiesta: innanzitutto il ragazzo deve essere fiscalmente a carico dei genitori e, inoltre, deve rientrare in una di queste categorie: studente (di scuola superiore, Università o formazione professionale); tirocinante, disoccupato in cerca di occupazione, in servizio civile, lavoratore con un reddito annuale complessivo minore di 8 mila euro.
La domanda può essere presentata all’INPS direttamente dal figlio maggiorenne interessato, che otterrà tutta la somma spettante per la sua posizione, senza doverla dividere con i genitori. Quindi, anche in caso di coniugi separati, il problema non si pone, perché la somma spetta comunque, in toto, al figlio maggiorenne che ne fa richiesta.

L’assegno unico figlio maggiorenne può rientrare nella richiesta dei genitori

Chiaramente, nel momento in cui in una famiglia sono presenti più figli, la quota spettante per i figli minori rimane a beneficio del nucleo familiare e, dunque, dei genitori che ne fanno richiesta, mentre al figlio maggiorenne spetterà unicamente la propria quota.
Si badi bene: la quota spettante per il figlio maggiorenne, al di sotto dei 21 anni, può essere richiesta insieme a quella per gli altri figli in un’unica richiesta da parte dei genitori.
La possibilità che la parte spettante possa essere richiesta direttamente dal figlio stesso è una possibilità in più: come specifica l’informativa del’INPS: i figli maggiorenni possono presentare la domanda di assegno in sostituzione dei loro genitori, richiedendo la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante, eventualmente maggiorata se disabili. La domanda presentata da parte del figlio maggiorenne si sostituisce alla scheda figlio eventualmente già presentata dal genitore richiedente.”.