Bahia: adolescenti del progetto di Campo Formoso partecipano a un intercambio a Salvador con altri adolescenti istituzionalizzati

Ai.Bi., servendosi delle risorse del progetto Fabbrica dei Sogni, ha reso possibile, lo scorso fine settimana, un intercambio tra gli adolescenti accolti nella Casa Lar di Campo Formoso e gli adolescenti ospiti di un istituto a Salvador de Bahia.

Durante il fine settimana, due adolescenti di Campo Formoso si sono recate a Salvador e hanno assistito allo spettacolo “Diritti, vorrei averli!”, scritto e messo in scena dagli adolescenti dell’Istituto Cristiano di Sostegno ai Giovani –ICAJ e dal responsabile dello stesso.

Lo spettacolo trattava temi come l’allontanamento dal convivio famigliare e la vita in istituto, la droga, la vita di strada e la violenza. Alla fine dello spettacolo, gli adolescenti si sono confrontati con il pubblico presente, dando testimonianza della propria vita in istituto. Il momento é stato molto interessante, perché ha permesso alle due adolescenti di Campo Formoso di interagire e comprendere che le proprie storie di vita assomigliano a quelle di altri adolescenti. Aspetto di maggior importanza, ha dato loro coraggio per superare la storia di dolore, abbandono e violenza che, purtroppo, fa ancora parte della vita di chi, come loro, ha vissuto e vive in istituto.

“ Di sera siamo andati a teatro ed é stato bellissimo. Lo spettacolo parlava dei diritti dei bambini e degli adolescenti, all’inizio pensavo che era solo una commedia da ridere, ma poi ho visto che parlava della realtá del mio mondo, che i problemi di cui parlavano erano identici ai miei, e loro hanno mostrato che sono riusciti a superare tutte le sofferenze…”, ha detto una delle due adolescenti della Casa Lar di Campo Formoso, 14 anni.

Durante il fine settimana, ricco di novitá, la stessa adolescente ha affermato di aver realizzato il suo sogno piú grande: CONOSCERE IL MARE.

Come parte della programmazione, sono state realizzate visite ai punti turistici e, per la prima volta, le due adolescenti sono entrate in un cinema. É stato un momento di vera inclusione comunitaria, che ha permesso di ampliare gli orizzonti di queste adolescenti attraverso la partecipazione a eventi culturali e di svago.