Bambini poveri hanno sette volte meno probabilità di terminare la scuola. Ecco perché il sostegno a distanza è importante

Ai.Bi. presente in diversi Paesi. Istruzione inadeguata tra i principali fattori scatenanti delle migrazioni

Perché l’adozione a distanza e il sostegno a distanza sono così importanti? Perché, soprattutto, mettono a disposizione di chi è nato in località della Terra e in condizioni famigliari svantaggiate gli strumenti per accedere, tra le altre cose, a un’istruzione adeguata, tamponando così uno dei principali motivi delle migrazioni: la bassa scolarità che non consente di inserirsi nel tessuto sociale di appartenenza. Bassa scolarità che è figlia, soprattutto, delle differenti condizioni di partenza di chi si trova a nascere in un contesto difficile.

A confermarlo è anche la recente indagine OXFAM che illustra come la disuguaglianza di accesso alla scuola nei Paesi più poveri stia condizionando il futuro di intere generazioni. Secondo la ricerca “The power of education to fight inequality” i bambini nati in famiglie povere hanno addirittura sette volte meno probabilità di terminare la scuola rispetto ai loro coetanei nati in famiglie ricche o benestanti.

“I governi – ha spiegato a Vita Areta Sobieraj, responsabile dell’ufficio educazione di OXFAM Italiamettono a repentaglio il futuro dei bambini di tutto il mondo non investendo in un’istruzione pubblica di qualità gratuita. Ogni bambino dovrebbe avere le stesse possibilità di realizzare il proprio potenziale, non solo chi ha genitori che possono permettersi di pagare. Tantissimi ragazzi e ragazze partono svantaggiati nei paesi poveri perché devono fare i conti con la malnutrizione cronica, che pregiudica il loro sviluppo e la loro capacità di studiare, mentre la spesa pubblica per l’istruzione si concentra nelle aree ricche a discapito di quelle povere, dove le scuole sono sovraffollate, prive di insegnanti qualificati, libri scolastici e anche semplicemente di servizi igienici. L’investimento in istruzione pubblica di qualità ha dimostrato invece di essere la leva più efficace per ridurre le disuguaglianze e costruire società più eque che sfruttano al massimo i talenti e il potenziale di tutti i bambini”.

Ma la povertà educativa non è un problema solamente del cosiddetto “Terzo mondo”. Anche in Italia infatti il tasso di dispersione scolastica ha ripreso a crescere dopo anni di riduzione, soprattutto al sud. Secondo gli ultimi dati Eurostat l’abbandono precoce degli studi in Italia è aumentato nell’anno scolastico 2017/2018, con il 14,5% dei ragazzi tra 15 e i 24 anni in possesso della sola licenza media.

Proprio per aiutare tanti bambini e ragazzi a dotarsi di un’istruzione adeguata Ai.Bi. – Amici dei Bambini è presente con progetti di sostegno e adozione a distanza in diversi Paesi del mondo e in Italia. Inoltre, proprio in tema di povertà educativa, va segnalato “Panthakù. Educare dappertutto”, di cui Ai.Bi. è capofila, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia.