BAMBINIxLAPACE. Ucraina, terrore a Kharkiv: asilo distrutto da un drone russo

Tra giocattoli bruciati e grida di paura, un drone russo distrugge un asilo nell’Ucraina orientale. Quarantotto bambini messi in salvo, un morto e sei feriti. Le voci di chi ha scavato tra le macerie per salvare i figli

Nella notte tra il 21 e il 22 ottobre, un drone russo ha colpito un asilo a Kharkiv, nell’Ucraina orientale, scatenando il panico tra decine di bambini e genitori. Le immagini diffuse da Reuters mostrano l’edificio distrutto, le macerie ancora fumanti, mentre i vigili del fuoco tentano di spegnere gli ultimi focolai. Tra i resti di un’aula, monopattini colorati e giocattoli si mescolano alla polvere e al sangue.
Secondo i servizi di emergenza ucraini, 48 bambini sono stati messi in salvo e condotti in un rifugio sotterraneo. Il bilancio parla di un morto e sei feriti.

Le testimonianze

Tra chi ha vissuto l’incubo, RaiNews riporta la testimonianza di Ksenia Kalmykova, madre di una delle bambine dell’asilo: “Mio padre mi ha chiamato per chiedermi dove fosse Nastja. Ho lasciato cadere le borse e sono corsa via. Ho visto l’auto bruciata, il tetto in fiamme, tutto distrutto. Mi sono fatta largo tra i soccorritori per arrivare da lei. Una madre si getterebbe nel fuoco per la figlia”.
Il presidente Volodymyr Zelenskyj ha denunciato l’attacco su Telegram, accusando Mosca di colpire deliberatamente obiettivi civili. Nella stessa notte, altre regioni ucraine, tra cui Kyiv, sono state bersaglio di bombardamenti che hanno causato la morte di almeno sei persone, tra cui due bambini.
Da Kharkiv arriva anche la voce di suor Oleksia Pohranychna, che – tramite Agensir – ha lanciato un appello ai potenti del mondo.
La religiosa, che si trova fuori città con un gruppo di mamme e piccoli, racconta il terrore di chi cresce sotto le sirene: “Quando sentono il rumore dei droni, si spaventano. Quando vanno a dormire la sera, temono di doversi svegliare al suono degli allarmi.”
Ci sono bimbi che non ricordano come era la vita quando c’era la pace, perché sono nati e cresciuti in tempo di guerra. E tutto questo non è giusto”.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA