BAMBINIxLAPACE. Ucraina sotto attacco: torna l’incubo delle notti nei rifugi sotterranei

Migliaia di civili dormono sotto terra per sfuggire ai droni russi. Il governo ammette che i rifugi sono insufficienti

Kiev torna a vivere le notti più oscure dalla primavera del 2022.
Dopo mesi in cui si era tentato di ricostruire una parvenza di normalità, l’intensificarsi dei raid russi ha costretto nuovamente migliaia di persone a rifugiarsi nella metropolitana. Una routine ormai tristemente familiare: alle prime sirene, famiglie, bambini, anziani e lavoratori abbandonano le proprie case per cercare riparo sotto terra, dove le banchine si trasformano in dormitori e luoghi d’attesa. Le stazioni come Lukyanivska tornano a riempirsi, con cittadini seduti accanto alle scale mobili, immersi in silenzi rotti solo dal ronzio sinistro dei droni Shahed.

I bombardamenti

Non accadeva dal 2022, raccontano in molti. Ma adesso, le fiamme e le colonne di fumo avvolgono anche i quartieri residenziali della capitale. La linea del fronte non sembra più così lontana. E mentre a Kiev si fugge, a Kharkiv si piangono tre morti dopo un attacco con 17 esplosioni. Anche Kryvi Rih, nel Dnipropetrovsk, è stata bersagliata. I droni russi colpiscono a ondate, mentre l’aeronautica ucraina avverte anche della minaccia di missili balistici.
Intanto, le autorità ammettono che il sistema di rifugi è insufficiente. Timur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, ha annunciato la volontà di trasformare ogni spazio sotterraneo disponibile — parcheggi, cantine, locali tecnici — in rifugi adeguati agli standard di sicurezza. A Vilniansk, vicino Zaporizhzhia, si costruisce persino una scuola sotterranea.

I traumi del bombardamento

La notte si dorme nei tunnel, il giorno si lavora e si va a scuola come se nulla fosse. Ma lo stress è palpabile, e in tanti ricorrono a farmaci per dormire. La guerra, mentre Vladimir Putin valuta nuove offensive a est e i Patriot americani non bastano più, continua a riscrivere la quotidianità dei civili, costretti a vivere sospesi tra il panico e la resilienza.

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